Inter News 24
·2 juin 2025
Sabatini: «L’Inter avrebbe dovuto smettere. PSG migliore, ma non c’era un piano b. Sostituto Inzaghi? C’è un nome migliore di Fabregas»

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·2 juin 2025
Sandro Sabatini ha analizzato a Radio Sportiva la sconfitta dell’Inter in finale di Champions League e il futuro di Simone Inzaghi.
FINALE CHAMPIONS – «Se il PSG è più bravo a giocare a calcio, allora bisogna smettere di giocare a calcio: bisogna fare qualcos’altro. L’Inter faceva la costruzione dal basso, Sommer nel primo tempo ha toccato più palloni di Calhanoglu. Ma era evidente che questo non portava a nulla, avrebbe dovuto smettere di giocare e spostare Thuram sull’ala sinistra, buttando il pallone sulla sua testa: una spizzata e magari guadagni campo e metri. Anche l’Inter doveva guadagnare metri, ma Inzaghi non l’ha fatto».
COSA E’ MANCATO – «Dire che Inzaghi debba dare le dimissioni mi sembra esagerato, che sia stata una partita indecorosa per l’Inter è vero. Barella ha detto: “Loro hanno avuto più voglia”. Per me è impensabile, la voglia ce l’avevano anche gli interisti. La grinta, l’applicazione conta, la professionalità, ma non si vince solo con la voglia. Fondamentalmente conta il valore tecnico della squadra, e quello del PSG è superiore a quello dell’Inter. E conta anche il valore della tattica e della strategia».
FUTURO INZAGHI INTER – «Spero per Inzaghi e anche per l’Inter che vadano avanti insieme. Secondo me si trova ad allenare una squadra ottima, forte, che l’anno prossimo continuerà a giocarsela su tutti i fronti, e una società che ce ne fossero così. Chi vedrei al suo posto? A me ha fatto una grandissima impressione Christian Chivu quest’anno, e lui so che era molto apprezzato anche nella Primavera dell’Inter. Mi sembra un ragazzo molto intelligente e preparato, ho visto il Parma giocare molto bene. Fabregas? Sono tutti innamorati di lui, lui ha rifiutato tante chiamate. Mi sembra strano che lasci il Como. Non succederà, perché secondo me l’Inter e Inzaghi andranno avanti, però Chivu secondo me sarebbe un profilo giusto».
CASO ACERBI – «Secondo me c’è qualcosa di non detto che risale a un anno, al caso Juan Jesus. Per motivi di opportunità Spalletti non lo chiamo, e non lo fece neanche dopo l’Europeo. Io non sto dalla parte di nessuno dei due, però per una questione di correttezza penso che Acerbi non avrebbe dovuto rifiutare la convocazione cinque minuti prima, ma lo avrebbe dovuto fare quando ha ricevuto il primo messaggio».