Pagine Romaniste
·6 avril 2025
Roma-Juve, Gourna-Douath: “Sono un giocatore della Roma e mi piacerebbe restare, ne parleremo a g”

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·6 avril 2025
Gourna-Douath è intervenuto in conferenza stampa al termine di Roma-Juventus. Le sue parole:
Che cosa ti ha chiesto Ranieri? Cosa ti è piaciuto della Roma questa sera? “Quando sono entrato, abbiamo modificato un po’ l’assetto tattico a centrocampo. Io ho giocato da numero 8 e il mister mi ha chiesto di giocare in modo semplice, con uno o due tocchi, e di essere molto aggressivo. Quello che mi è piaciuto della prestazione della Roma oggi è stato il modo in cui ha reagito, come ha lottato. È stata una grande partita contro una grande squadra, quindi siamo soddisfatti della nostra prova”.
Com’è giocare con calciatori come Paredes e Koné? Come vedi il tuo primo derby da calciatore della Roma? “Giocare al fianco di grandi campioni è facile, per certi versi, ma anche complicato. È normale che ci sia una sana concorrenza tra di noi, e ritagliarsi spazio con tre giocatori così forti non è semplice. Ma sento che sto imparando molto da loro, sto crescendo, sia giocando che osservandoli in azione. La prossima partita è il derby, e non vedo l’ora di vivere il mio primo derby. Siamo già concentrati, con la testa all’allenamento di domani, che sarà il primo della settimana. Vedremo come andrà la partita, ma sono davvero felice di poter vivere questa emozione”.
Ti aspettavi di entrare in campo? Cosa hai pensato quando il mister ti ha chiamato? “Sì, me lo aspettavo, perché queste sono le partite che ogni calciatore sogna di giocare. Quando sei in panchina, speri sempre di avere l’opportunità di dare il tuo contributo. Quando il mister mi ha chiamato per scaldarmi, ho provato prima di tutto felicità: era la mia prima partita all’Olimpico. Ma soprattutto ero contento di aver potuto lottare per la squadra, per la maglia e per questi tifosi”.
Ti aspettavi di giocare di più? Sei in prestito con diritto di riscatto. “Sono un giocatore della Roma e mi piacerebbe restare. La concorrenza è molto alta, siamo in tanti e tutti di livello. Cerco sempre di lottare e di ritagliarmi il mio spazio. Il gruppo è molto unito, siamo come una famiglia, anche se c’è una sana competizione tra di noi. Credo che, a tempo debito, si potrà parlare anche della mia situazione contrattuale”.