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Calcio e Finanza

·12 juin 2025

Ricavi in calo ma diminuisce il rosso per i quotidiani di Gedi nel 2024

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Calano i ricavi ma anche la perdita a bilancio per i quotidiani del gruppo Gedi, la società editoriale di proprietà di Exor (la holding degli Agnelli-Elkann azionista di maggioranza tra le altre di Juventus, Ferrari e Stellantis). Secondo i documenti consultati da Calcio e Finanza, infatti, Gedi News Network, la società che controlla in particolare Repubblica e La Stampa, ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2024 con un rosso di 15 milioni di euro, rispetto ai 95 milioni di euro di rosso al 31 dicembre 2023.

In particolare, i ricavi sono scesi da 304 a 224 milioni di euro, anche per effetto della cessione di alcune testate locali (soprattutto Il Secolo XIX) nel corso dell’anno. Di questi, i ricavi da pubblicazione sono passati da 169 a 118 milioni di euro, mentre i ricavi da pubblicità sono scesi da 132 a 103 milioni di euro. In particolare, nel 2024 le testate Gedi hanno diffuso complessivamente 251mila copie giornaliere, rispetto alle 347mila del 2023 in cui però comparivano le varie testate locali vendute poi. Cessioni che tra l’altro dovrebbero proseguire, considerando che “il Gruppo GEDI ha ricevuto un’offerta da Gruppo SAE finalizzata all’acquisto della testata La Provincia Pavese”, come spiegato dalla stessa società nel bilancio.


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Tra le altre voci di entrata al di fuori dei ricavi, i proventi operativi sono passati da 12 a 30,8 milioni di euro, grazie alla crescita dei contributi (21,6 milioni rispetto ai 4,8 milioni del 2023) e alle plusvalenze legata alla cessione de Il Secolo XIX (pari a 7,3 milioni di euro).

Insieme ai ricavi, sono scesi anche i costi, passando da 417,4 a 265,7 milioni di euro. A pesare sui conti del 2023 erano state infatti svalutazioni per complessivi 70,5 milioni di euro, mentre nel 2024 non sono presenti costi per svalutazioni (con la valutazione di Repubblica che resta così pari a 64,5 milioni di euro). Tra le principali voci di costo, i costi per il personale sono passati da 117 a 86 milioni di euro, con i dipendenti scesi da 793 a 616 di cui 512 giornalisti (615 al 31 dicembre 2023) e 100 impiegati (164 al 31 dicembre 2023). Con riferimento alla componente giornalistica della testata la Repubblica è stato realizzato un piano di riorganizzazione finalizzato al prepensionamento della durata di 6 mesi, dal 26 giugno 2024 al 25 dicembre 2024. Nel corso del piano si sono verificate complessive 48 uscite tra prepensionamenti e uscite ad altro titolo e 25 assunzioni”, aggiunge Gedi.

Tra gli altri costi, i costi legati alla stampa sono passati da 29 a 21 milioni di euro, mentre quelli legati alla distribuzione da 51 a 38 milioni di euro. I costi di gestione impianti e tecnologie sono rimasti stabili (da 30,0 a 29,9 milioni), mentre i costi legati a borderò e collaborazioni sono passati da 17,7 a 14,8 milioni di euro, così come sono scesi i costi legati alle consulenze da 29 a 23 milioni di euro.

Il risultato operativo è così passato da -101 a -11 milioni di euro, mentre il risultato ante imposte da -113 a -12 milioni di euro, con un risultato netto diminuito da -95 a -15 milioni di euro. Il patrimonio netto invece è passato da 96 a 81 milioni di euro, con debiti per complessivi 116 milioni.

Per quanto riguarda invece l’esercizio in corso, la società spiega: “Per l’anno in corso non sono previsti miglioramenti delle tendenze alla diminuzione delle copie cartacee vendute e della pubblicità, già in atto da anni. In questo contesto per mantenere la propria redditività la Società continua l’attività di riduzione strutturale dei costi di funzionamento, di potenziamento dell’attività di organizzazione e gestione di eventi sul territorio e digitali”, conclude Gedi News Network.

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