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·19 décembre 2024
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Divise grigie per Antonio Conte e i 9 componenti del suo scrupolosissimo e numeroso staff, entrati in campo con largo anticipo rispetto ai calciatori per organizzare l’allenamento pomeridiano: scandito per quasi un paio d’ore dal doppio menù del lavoro atletico e successivamente tattico. Al Training Center di Castel Volturno è la routine quotidiana, riservata solamente agli addetti ai lavori e sovente off limits addirittura per i dirigenti e i funzionari azzurri, ai quali non è consentito assistere dal vivo alla preparazione della squadra. Ma ieri le porte del bunker del Napoli si sono insolitamente spalancate ai media per una breve finestra di una ventina di minuti: sufficienti per tastare finalmente da vicino il polso del gruppo tecnico, come era la regola nel calcio eroico del passato (a Soccavo era possibile ammirare ogni giorno alle magie di Maradona…) ed è diventata invece la straordinaria eccezione in quello moderno.
Su il sipario al centro sportivo, dove fervono i preparativi per l’importate sfida di sabato pomeriggio a Genova: la terzultima tappa di avvicinamento verso il titolo quasi mai platonico da assegnare ai campioni d’inverno. Il Napoli se lo gioca nei 270’ conclusivi del girone d’andata contro l’Atalanta e l’Inter, ma a Castel Voturno ha fatto per la prima volta dall’inizio della stagione capolino l’emergenza e si è dunque complicato ancora di più il lavoro di Conte, costretto ad avvicinarsi al giro di boa di metà campionato senza poter contare sue due titolarissimi degli azzurri: Alessandro Buongiorno e Khvicha Kvaratskhelia. Il difensore sta osservando infatti un periodo di riposo assoluto dopo l’infortunio alla zona lombare che lo terrà lontano dall’attività agonistica almeno fino a metà dicembre. L’attaccante georgiano era invece presente ieri pomeriggio al Training Center, ma si è allenato da solo in palestra e ha fatto poi un po’ di preparazione personalizzata sul campo, con il ginocchio vistosamente fasciato e dando la sensazione visiva di non essere vicinissimo al suo completo recupero. A Genova certamente non ci sarà e solo nei prossimi giorni si capirà se c’è almeno uno spiraglio per rivederlo in panchina il 29 dicembre al Maradona, nell’ultima sfida del 2024 contro il Venezia.
Ma intanto il Napoli dovrà cavarsela senza Buongiorno e Kvaratskhelia, che nella trasferta si sabato pomeriggio (ore 18) sul campo del Genoa saranno sostituiti rispettivamente da Juan Jesus e Neres. Ieri gli azzurri hanno lavorato in maniera specifica sulla linea difensiva e la buona notizia è il completo recupero di Pasquale Mazzocchi, tornato in gruppo dopo lo stop di quasi un mese per un infortunio muscolare. Non si è allenato invece con i suoi compagni Frank Zambo Anguissa, seduto in panchina a bordo campo per i postumi di un lieve attacco influenzale. Ma non ci sono dubbi sul suo recupero e già oggi il centrocampista del Camerun sarà quasi sicuramente di nuovo a disposizione di Conte. Questo il resoconto dell’insolito pomeriggio a Castel Volturno: centro sportivo per una volta non blindato. Gli azzurri sono apparsi di buonumore dopo la vittoria di Udine, nonostante l’emergenza. Alle porte c’è il Genoa e Conte lavora per il bis con i suoi 9 uomini in grigio: gli angeli custodi del Napoli.
Carlo Gioia
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