Renato Veiga alla Juve: la posizione del Chelsea è chiara per il possibile ritorno del portoghese. Al momento i Blues fanno trapelare questo chiaro indizio… Novità | OneFootball

Renato Veiga alla Juve: il Chelsea avrebbe preso questa posizione al momento per quanto riguarda il ritorno del portoghese in bianconero

La pista che potrebbe riportare Renato Veiga alla Juve si complica notevolmente. Come riportato dal giornalista Orazio Accomando, il Chelsea ha alzato il muro per il suo giovane talento, chiudendo, almeno in questa fase del mercato, a ogni ipotesi di prestito. Una presa di posizione che costringe la dirigenza bianconera a una strategia attendista, con l’intenzione di tornare alla carica solo nelle battute finali della sessione estiva.

La posizione del Chelsea: cessione definitiva o niente

Dopo i sei mesi trascorsi in prestito alla Signora nella scorsa stagione, Renato Veiga è tornato a Londra, ma il suo futuro non sarà con i Blues. Il club inglese ha deciso di cederlo, ma solo alle proprie condizioni. La valutazione del suo cartellino è di circa 30 milioni di euro e, al momento, la società non intende prendere in considerazione nuove formule di prestito.

A rafforzare la posizione del Chelsea c’è anche l’interesse concreto di un paio di club arabi, che avrebbero la forza economica per accontentare le richieste degli inglesi.

La strategia della Juventus: un assalto a fine mercato

Di fronte a questo scenario, la Vecchia Signora ha deciso di fare un passo indietro, ma non di abbandonare la pista. La Juve, che continua a seguire con attenzione l’evoluzione della situazione, non può e non vuole investire 30 milioni per il giocatore.

Per questo, la strategia è quella di attendere le ultime, frenetiche settimane di mercato. La speranza della dirigenza della Continassa è che, qualora non si concretizzassero altre offerte a titolo definitivo, il Chelsea possa ammorbidire la sua posizione e riaprire alla possibilità di un nuovo prestito. Un gioco di pazienza per un giocatore che, per la sua versatilità, è molto apprezzato da Igor Tudor.