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·23 mai 2025
Real Madrid, Ancelotti: “Grazie di tutto, ora il mio sogno è vincere il Mondiale col Brasile”

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·23 mai 2025
L’addio ufficiale del tecnico più vincente della storia madridista. Commozione, gratitudine e un futuro verdeoro
È il giorno dell’addio. Carlo Ancelotti chiude un’altra pagina leggendaria della sua carriera e saluta il Real Madrid, club con cui ha scritto la storia conquistando 15 trofei in due cicli (2013-2015 e 2021-2025), più di ogni altro tecnico nei 123 anni del club.
L’ultimo passo sarà la partita di Liga contro la Real Sociedad, ma la vera partita si è giocata oggi: la conferenza d’addio a Valdebebas, tra lacrime, applausi e parole cariche di emozione.
“Il mio vincolo con il Real sarà eterno. Ho vissuto un viaggio straordinario, pieno di emozioni e orgoglio. Le notti magiche del Bernabeu resteranno nella storia del calcio”.
Un saluto storico A differenza di tanti predecessori, Carletto lascia il Bernabeu tra gli applausi, non per la porta di servizio. “Sono geneticamente predisposto a commuovermi”, ha ammesso sorridendo davanti a una sala stampa gremita e silenziosa, “domani piangerò sicuramente”.
Il club gli ha reso omaggio con un toccante video celebrativo sulle note di “A te” di Jovanotti, mentre il presidente Florentino Pérez ha dichiarato:
“Carlo è parte della nostra famiglia e lo sarà per sempre. Ci ha resi orgogliosi dentro e fuori dal campo”.
La sfida verdeoro: “Proverò a vincere il Mondiale” Il futuro di Ancelotti ora si tinge di verdeoro: sarà lui a guidare la nazionale brasiliana, annunciato da giorni dalla CBF ma ufficializzato solo oggi dal Real.
“Dal club più famoso del mondo alla nazionale più famosa del mondo. È una sfida emozionante, il mio obiettivo sarà uno: provare a vincere il Mondiale con il Brasile”.
Una missione difficile, ma perfetta per un tecnico abituato a scrivere la storia. Come ha già fatto a Londra, Milano, Monaco, Parigi e ovviamente Madrid.