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·1 août 2025
Polverosi: "Serve un vice Kean e non può essere Dzeko: vi dico il perché..."

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·1 août 2025
Il giornalista Alberto Polverosi si è soffermato questa mattina sul reparto offensivo della Fiorentina. Di seguito le sue parole sul Corriere dello Sport.
Se tutto andrà bene, la squadra di Pioli potrà giocare anche qualche partita in più, soprattutto in Coppa Italia, e l’alternativa al suo bomber può risultare preziosa. Un centravanti con caratteristiche simili all’ex juventino, come si dice ora uno che “attacchi la profondità”, può fare comodo a Pioli. E a questo proposito sgombriamo il campo da ogni equivoco: quel ruolo, il vice-Kean, non può coprirlo Dzeko. Probabilmente ingannano i gol che il bosniaco ha segnato ovunque, nel suo Paese, in Bundesliga, in Premier League, in Serie A e anche in Turchia, ma definirlo attaccante o prima punta o seconda punta, è troppo riduttivo, Edin è un “giocatore d’attacco” , uno di quelli che appena inizia la partita capisce cosa succede in campo. La posizione ideale per lui è al fianco o alle spalle di Kean. E’ lì che lo vede Pioli ed è lì che il suo rendimento tocca livelli notevoli.
Edin Dzeko (Photo by Ahmad Mora/Getty Images via One Football)
Ha una capacità che si può rintracciare solo nei grandi giocatori: sa legare con qualunque tipo di attaccante. Nel Manchester City c’erano Tevez, Aguero e l’ex viola Jovetic con lui; nella Roma ci sono stati Salah, Totti, Perotti, El Shaarawy, Schick e un altro ex viola, Kalinic, anche se per poco; nell’Inter mandava a rete Lautaro Martinez e Romelu Lukaku. E’ questa la sua forza, adattarsi, mettersi a disposizione della squadra e spingere in alto il rendimento del suo collega di reparto. Un’alternativa a Moise serve, ma ancora meglio sarebbe un attaccante capace di fare la prima e la seconda punta, un vice-Kean e al tempo stesso un vice-Dzeko. Non è facile trovare un tipo di giocatore con queste ampie qualità. Viene in mente Ciccio Baiano: nel Foggia di Zeman faceva il centravanti con Rambaudi a destra e Signori a sinistra, poi, passato alla Fiorentina, dove la prima punta era un tale Batistuta, interpretò in modo splendido il ruolo di spalla, trasformandosi in seconda punta.
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