Nunez Juve, sfuma definitivamente il grande sogno per l’attacco: accordo raggiunto nella notte con l’Al Hilal, tutti i dettagli | OneFootball

Nunez Juve, sfuma definitivamente il grande sogno per l’attacco: accordo raggiunto nella notte con l’Al Hilal, tutti i dettagli e le ultimissime novità

Darwin Núñez non vestirà la maglia della Juve. L’attaccante uruguaiano classe 1999, da tempo al centro delle voci di mercato in uscita dal Liverpool, è ormai a un passo dal trasferimento in Arabia Saudita. Come riportato da Sky Sport, nella notte tra il 5 e il 6 agosto i Reds hanno raggiunto un accordo con l’Al-Hilal sulla base di 65 milioni di euro complessivi, bonus inclusi.

Il calciomercato Juve aveva sondato il profilo di Núñez nelle scorse settimane come possibile alternativa in attacco, valutando un eventuale affondo solo in caso di cessioni pesanti. L’uruguaiano era stato accostato anche al Napoli di Antonio Conte, che aveva pensato a lui prima di virare con decisione su Lorenzo Lucca, poi acquistato dall’Udinese.

Alla fine, però, a spuntarla è stato il club saudita, che ha trovato la chiave decisiva per chiudere l’affare: l’intesa sulle richieste salariali altissime avanzate dal giocatore, che aveva chiesto un ingaggio da top assoluto per lasciare l’Europa. Il club allenato da Simone Inzaghi, ora sulla panchina dell’Al-Hilal, ha praticamente accettato tutte le condizioni proposte dall’entourage del centravanti. Restano da definire solo gli ultimi dettagli contrattuali, poi ci saranno visite mediche e firma.

Per la Juventus si tratta di un’opportunità sfumata, ma il reparto offensivo è già stato rafforzato con l’arrivo di Jonathan David e il possibile ritorno di Kolo Muani dal PSG, operazione ancora in corso. L’addio di Núñez alla Premier League conferma però la tendenza crescente dei top player a cedere alle lusinghe dell’Arabia, che continua a strappare stelle internazionali con ingaggi fuori mercato.

L’Al-Hilal, dopo Neymar e Mitrovic, è pronto ad accogliere anche Darwin Núñez. La Juventus, intanto, prosegue nella costruzione del nuovo attacco secondo le indicazioni di Igor Tudor, puntando su soluzioni più sostenibili dal punto di vista economico.