Sampnews24
·10 juillet 2025
Novellino: «Sono contento per Donati, può fare bene. Ecco come penso giocherà, su Lombardo ed Evani…»

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·10 juillet 2025
Walter Novellino, ex allenatore della Sampdoria, ha rilasciato una lunga intervista alle colonne di Tuttosport, commentando il probabile arrivo di Massimo Donati, sui ex giocatore ai tempi del blucerchiato, sulla panchina del club, ora in Serie B. Di seguito le sue dichiarazioni:
DONATI ALLENATORE DELLA SAMPDORIA – «Sono contento per Massimo. Mi fa piacere. Può lavorare bene. So che ha parlato bene anche di Gasperini e Ventura. Con me aveva fatto molto bene, era un buon giocatore. Deve sfruttare quest’occasione».
RAPPORTO CON DONATI – «Bastone e carota. A volte non lo facevo giocare e si arrabbiava. Ma era un bravissimo ragazzo, molto rispettoso dei ruoli. Sono convinto che Massimo col suo entusiasmo potrà trascinare un po’ tutti».
LOMBARDO ERA IN CORSA PER LA PANCHINA – «Mi dispiace per Attilio. Lui e Evani hanno fatto un buon lavoro. Non capisco perché non ci sia stata la riconferma. Ma il mondo va avanti. Sono convinto che il pubblico straordinario della Sampdoria possa aiutare Donati».
LOMBARDO VICE DI DONATI – «Non credo. Penso che Massimo debba camminare da solo».
SAMP, RISCHIO SERIE C – «È sempre stata una società dove era fondamentale la programmazione. È mancato quello. È importante avere la società dietro. Io avevo il presidente Riccardo Garrone, una persona straordinaria. Ricordo con affetto lui e la sua famiglia».
ROBERTO MANCINI – «Roberto ha dimostrato chiaramente di essere amico della società. Ora è la società che deve capire dove sta».
IL GIOCO DI DONATI – «Credo come Gasperini, un 3-4-2-1. Tutti oggi hanno sposato Gasperini. Io invece sposo il 4-4-2 con marcatura a uomo negli ultimi trenta metri. Lo sto sperimentando coi ragazzi del Don Bosco a Perugia».
TORNARE A MARASSI – «Io quando lascio una società difficilmente torno. Mi emoziono, mi metto a piangere. Quello che mi ha dato la Sampdoria è difficile averlo. Quando sento il coro del bicchiere di vino alzato in mio nome, mi commuovo».