Moggi sicuro su Osimhen: «Se il Galatasaray va a spendere quella cifra per il nigeriano, non credo proprio che possa dare i soldi per…». L’annuncio somiglia a una certezza | OneFootball

Moggi sicuro su Victor Osimhen: «Oggi mi sento di escludere categoricamente questo scenario». Le sue dichiarazioni sull’attaccante del Napoli

Luciano Moggi è intervenuto ai microfoni e alle telecamere di Netweek Calcio Show per parlare di Victor Osimhen, attaccante di proprietà del Napoli rientrato dal prestito annuale al Galatasaray e ormai da diversi mesi nel mirino del calciomercato Juve. Ecco le sue dichiarazioni, che rischiano di mettere il club turco davanti a una scelta ben precisa. I giallorossi avrebbero voluto prendere sia Hakan Calhanoglu che lo stesso attaccante nigeriano. Tuttavia, investire sul centravanti azzurro significa esporsi troppo da un punto di vista economico e finanziario. E, se la scelta dovesse ricadere sul classe 1998, sarebbe impossibile soddisfare anche le richieste dell’Inter per liberare il centrocampista turco. Ecco le parole certe dell’ex DG della Juve su questo intricato caso di calciomercato.

PROBLEMA – «Se il Galatasaray va a spendere 75 milioni per Osimhen, non credo proprio che possa dare i soldi che chiede l’Inter per Calhanoglu. Le due trattative secondo me sono legate di fondo. Se il Gala non prende Osimhen, allora potrebbe trattare Calhanoglu. Altrimenti diventa un problema, l’ho sentito nell’ambiente. Ma se c’è un giocatore che dovrebbe andare via dall’Inter non è Calhanoglu ma Lautaro Martinez che è riuscito a destabilizzare una società di calcio e uno spogliatoio insieme. Immaginate se restasse Lautaro Martinez».

FUTURO – «Ora quale giocatore si fiderà di lui? Magari anche facendogli qualche confidenza. Per me sarà sempre inviso da tutti i compagni perché lo riterranno una spia. Un capitano che va a fare una dichiarazione pubblica del genera è una cosa mai vista prima. Ora bisogna ripianare una falla creata da un calciatore che dovrebbe essere il leader dello spogliatoio. Lautaro ha penso solo a sé stesso come se gli altri fossero bambolotti».