Calcionews24
·27 mai 2025
Milan, continua la protesta da parte della tifoseria rossonera contro la proprietà. Ecco le novità

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·27 mai 2025
La protesta dei tifosi del Milan contro la proprietà americana non accenna a placarsi. Dopo la contestazione andata in scena sabato, sia davanti a Casa Milan nel pomeriggio che allo stadio San Siro in serata, la tensione tra la tifoseria e la dirigenza rossonera continua a crescere. Cori polemici, striscioni e scritte eloquenti hanno caratterizzato una giornata di forte dissenso, ma sembra essere solo l’inizio di una mobilitazione più ampia.
Durante la partita, sugli spalti di San Siro è apparso un chiaro messaggio: “GO HOME”, rivolto direttamente al proprietario del club, Gerry Cardinale, e al fondo RedBird. Il malcontento non si è limitato però all’ambiente dello stadio: nelle ore successive sono stati avvistati nuovi striscioni in diverse zone della città.
Uno in particolare ha attirato l’attenzione: «YANKEE GO HOME», con l’esplicito intento di prendere posizione contro la gestione americana della società. A fianco della scritta, anche l’hashtag #SaveACMilan, diventato simbolo della protesta social e fisica di parte della tifoseria.
Alla base del malcontento ci sono decisioni societarie ritenute impopolari o non all’altezza della storia e delle ambizioni del club. La mancanza di chiarezza sul progetto sportivo, l’addio di figure dirigenziali amate dai tifosi e una campagna acquisti giudicata insoddisfacente hanno alimentato la frustrazione di una parte del tifo organizzato.
La contestazione, quindi, non sembra destinata a spegnersi a breve. Al contrario, pare prendere sempre più forza, assumendo toni sempre più decisi e visibili, sia dentro che fuori dallo stadio. Il messaggio è chiaro: una parte del popolo rossonero non si riconosce nella gestione attuale e chiede un cambiamento netto di rotta.
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