DirettaCalcioMercato
·2 février 2025
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“Noi allenatori vediamo sempre cose che non vanno rispetto a quello che abbiamo preparato e altre cose positive, senza dubbio. Abbiamo messo in campo l’atteggiamento che volevamo: l’Inter si conosce molto bene e crea tante difficoltà agli avversari, era importante frenare i loro punti forti e sfruttare qualche debolezza. Alla fine è chiaro che siamo delusi, perché abbiamo perso due punti, però si è visto tutta la gioia che hanno manifestato alla fine. Io penso che il pareggio sia giusto, però certo… gli errori si pagano. Penso che la prossima partita, col mercato finito, la affronteremo più tranquilli di testa e possiamo ripartire per quattro mesi forti”.
Cosa ha detto alla squadra? “Ho fatto un misto di cose positive e non andate bene. Però rimane dentro lo spogliatoio. La cosa più importante per me è che accettino quello che proponiamo. Non è un lavoro facile: ci sono momenti in cui la squadra non ha la palla ed è difficile far capire certi concetti al video o con la lavagna, si allena l’intensità che voglio senza palla. E non ho avuto tanto tempo per allenarli, abbiamo dovuto abbassato un po’ la squadra per capire il momento giusto in cui pressare e partire forte. Ci sono stati momenti che mi sono piaciuti e altri non tanto”
Cosa vuole insegnare di più ai suoi ragazzi? “A livello mentale, di avere costanza. Non è una cosa negoziabile: se non c’è la voglia di giocare a calcio qualcosa non va bene. A livello tattico e di dinamiche di gioco mancano alcune cose. Abbiamo cercato di pressare un po’ più alto e aperto degli spazi nel nostro centrocampo, che non voglio. Secondo me la fase difensiva è connessa a quella offensiva: quando attacchi bene e occupi bene lo spazio, sei preparato per reagire quando perdi palla. La stessa cosa è quando difendi bene e si è visto: Tammy ha recuperato palla e siamo andati a segnare. Lo voglio, ma qualche metro più avanti”.
Fuori Bennacer, dentro Jimenez all’intervallo. Problema fisico o tattico?
”A centrocampo abbiamo sofferto tanto nel primo tempo, Jimenez ha fatto quasi il quinto della nostra linea difensiva. Ho dato più muscoli a centrocampo, perché sentivo che c’erano delle cose che non andavano bene. Bennacer ha corso, ma secondo me con Musah abbiamo dato più equilibrio alla squadra, principalmente senza palla, perché con la palla Bennacer ha tanta qualità. Ma i giocatori devono capire quello che voglio da loro”.