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·5 septembre 2024

đŸ’„Maignan: “L’anno scorso ho perso contro di me. Razzismo? Nulla cambia”

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Il portiere del Milan Mike Maignan ha parlato in un’intervista molto interessante a ESPN ripresa da TMW.

“La scorsa stagione penso di essermi ritrovato a perdere contro me stesso, perchĂ© la mia lotta Ăš rimanere sempre concentrato su cosa sono bravo a fare, su di me, e non di rimanere coinvolto in tutto quello che accade attorno a me. Mi sono dunque trovato davanti a delle brutte sfide. Quelle che dovevo affrontare non le ho vinte, e per questo so di aver perso. Quindi, quello che farĂČ, e l’ho giĂ  detto, Ăš di imparare da questa lezione per essere piĂč forte in questa stagione”.


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È tutta una questione di mentalitĂ : come la migliori? “Tu hai detto (rivolgendosi a Samuel Eto’o ndr) una parola importante “pazzia”. Se non sei folle, pazzo, se non hai questa mentalitĂ , non puoi essere di conseguenza un portiere. Oggi giorno tutti i portieri di un certo livello, e stiamo parlando di quelli importanti, devono essere pazzi ed avere una forte mentalitĂ , perchĂ© sennĂČ non funziona. Oggi Ăš difficile trovare un portiere di un certo livello che non abbia tutte queste caratteristiche, perchĂ© sennĂČ viene automaticamente surclassato dai suoi compagni di squadra, dalla pressione, dagli errori, anche se tutti possono commettere degli errori, ma la cosa piĂč importante Ăš quello che fai dopo”.

A quale collega si ispira? “Onestamente, non mi dilungherĂČ troppo, mi piace tanto Neuer. È un grande, ha completamente cambiato il modo di interpretare il ruolo. Ma anche lui puĂČ commettere degli errori, come successo in semifinale di Champions League contro il Real Madrid, eppure questo non cambia niente, perchĂ© tutti commettiamo degli errori, ma Ăš alla fine come tu reagisci a questi. E, io penso, che anche se la fine della partita era vicina, il suo errore, per un giovane portiere come me, e per gli altri che sono ancora piĂč giovani, ci servirĂ  per dire: “Anche i miglioi commettono degli errori”. Che questo possa dunque essere uno sprono per continuare anche nonostante i nostri errori”.

Tema razzismo. “Ho lasciato il campo, perchĂ© era successo una volta, abbiamo parlato con l’arbitro, la Federazione, le cose dovevano cambiare ma non Ăš cambiato niente e ho lasciato il campo. Me ne sono andato, mi sono preso le mie responsabilitĂ , la mia squadra era unita, sono usciti dal campo con me sperando che cambiassero le cose ma fino ad ora non Ăš cambiato molto. Quello che Ăš peggio Ăš che non te lo dicono nemmeno in faccia”.

Quanto Ăš complicato essere famoso e conosciuto? “È difficile, perchĂ© vorrei condurre la stessa vita di prima ma oggi, ma non funziona. Prima non ero sotto i riflettori, non avevo tutti questi soldi, nessuna scocciatura, conducevo una vita semplice. Non dovevo controllarmi a destra e sinistra tutto il tempo. Sarebbe bello camminare per la mia cittĂ  senza che nessuno si accorga di me. C’ù poi un’altra questione: se sei forte, non vivi per altre persone, ma per te stesso, i tuoi valori, secondo i tuoi principi e sai quello che devi fare. La gente puĂČ scrivere quello che vuole, ma non ti deve influenzare, non puĂČ farti lasciare andare, perchĂ© tu sai perchĂ© ti trovi lĂŹ. Tu stai quello che stai facendo. Quindi gli haters potranno scrivere ancora, ancora e ancora, ma fino a quando noi avremo dei principi forti e resteremo forti e concentrati su quello che vogliamo fare, potranno continuare a dire e scrivere quello che vogliono”.

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