Calcionews24
·21 juin 2025
Locatelli suona la carica: «Voglio alzare un trofeo da capitano della Juve, Tudor è quello che ci serviva»

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·21 juin 2025
Dopo il travolgente 5-0 contro l’Al Ain all’esordio del Mondiale per Club, la Juve si prepara alla sfida contro il Wydad Casablanca. In vista dell’incontro, il capitano bianconero Manuel Locatelli ha parlato ai microfoni di DAZN, toccando vari temi: dal rapporto con il tecnico Igor Tudor, alla propria condizione fisica, passando per l’orgoglio di indossare la fascia e il sogno di alzare un trofeo da leader. Spazio anche ai giovani della rosa, al potenziale di Yildiz, al contributo di Khéphren Thuram e a un commento su Gattuso nuovo CT azzurro.
SU IGOR TUDOR – «Conosce la Juve, conosce il DNA bianconero, sa come parlarci e sa come trasmettere le sue idee. L’atteggiamento che ha portato da quando è arrivato è una cosa che ci serviva».
SULLE SUE CONDIZIONI – «Sto meglio, la caviglia mi dà ancora un po’ fastidio ma sto recuperando la condizione. Sono abbastanza soddisfatto di come mi sento, ora arrivano appuntamenti importanti. Le squadre qui sono di alto livello, i dettagli fanno la differenza. Ora affrontiamo una squadra con molta grinta, è molto passionale e hanno l’incitamento del pubblico».
SULLA CRESCITA – «Siamo più gruppo. Questa crescita è arrivata nelle difficoltà ma è anche fisiologica perché siamo una squadra giovane. L’esperienza conta, ma non deve essere un alibi. Anche il PSG ha dimostrato che si può correre forte ed essere competitivi».
SULLA FASCIA – «Essere capitano della maglia che ho indossato da bambino mi fa venire i brividi. È una responsabilità quotidiana. Ho cercato equilibrio nei momenti difficili. Alzare un trofeo con questa maglia sarebbe un sogno incredibile».
SUL TORNEO – «Vincere è il sogno di tutti, ma ci si arriva passo dopo passo. Quando indossi questa maglia, devi prendere tutto sul serio. A settembre diventerò di nuovo papà, da qui provo a trasmettere serenità».
SUL RUOLO DI LEADER – «Sono cambiato alla Juve. Ho avuto grandi capitani come Chiellini, Bonucci e Danilo. Ora tocca a me essere d’esempio, trasmettere ciò che ho ricevuto ai più giovani».
SU YILDIZ – «È uno dei talenti più importanti d’Europa. È un ragazzo per bene, con una bella famiglia. Ha voglia di imparare, dobbiamo tenercelo stretto».
SU KHEPHREN THURAM – «Mi ha colpito. È una brava persona, con valori solidi. Ha tutto per diventare un top, anche se lo prendo spesso in giro… ha pure l’ok del papà!».
SU GATTUSO – «Ci siamo sentiti. Mi ha già allenato e credo sia l’uomo giusto. Può portarci entusiasmo ed energia per arrivare al Mondiale».