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Calcio e Finanza

·7 juillet 2024

Le sfide societarie di Inter e Milan al via dell'esercizio 2024/25

Image de l'article :Le sfide societarie di Inter e Milan al via dell'esercizio 2024/25

Il Milan col bilancio in utile per oltre 10 milioni in sensibile crescita nei confronti di quello 2022/23, l’Inter che dimezza le perdite a -40/45 milioni e vede il primo utile operativo dal 2018. Sono queste le previsioni che Calcio e Finanza ha pubblicato in settimana sui bilanci delle due società che hanno ottenuto primi due posti nel campionato scorso. E siccome negli anni passati le stime sono state confermate poi da documenti ufficiali è legittimo, se non opportuno, iniziare a sviluppare qualche ragionamento su come le due milanesi si apprestino a iniziare la stagione 2024/25 sia sul campo sia in termini di bilancio.

In primo luogo si evidenzia in maniera palese come la sostenibilità dei conti sia ormai una stella polare della gestione su entrambe le sponde del Naviglio. E se la stagione sul campo ha sorriso ai nerazzurri che hanno conquistato il loro ventesimo scudetto (e quindi la seconda stella), il derby del bilancio è andato ancora alla società guidata da Gerald “Gerry” Cardinale che dovrebbe chiudere il bilancio 2023/24 in utile per oltre 10 milioni proseguendo e migliorando la tendenza iniziata nel 2022/23 quando il club ottenne il primo utile dal 2007 (con un risultato positivo per 6 milioni).


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Il Milan, d’altronde, con la cura Elliott poi portata avanti da Cardinale, è stato una sorta di battistrada di questa tendenza volta alla sostenibilità ed è ovviamente più avanti su questo cammino. L’Inter invece ha toccato con mano proprio dopo aver vinto il campionato che cosa significhi avere problemi in campo economico visto che la grande esposizione debitoria è costata a Steven Zhang la perdita del controllo della società dopo l’escussione del pegno da parte di Oaktree. E ora il club di viale della Liberazione si trova ancora a metà del percorso iniziato qualche anno orsono ma ha ancora un fardello di interessi da pagare annualmente proprio a causa del grande indebitamento.

Siccome però l’obiettivo primario di club come quelli milanesi è vincere trofei, è naturale che quanto ottenuto in campo economico deve necessariamente accompagnarsi con i successi sportivi. Prova ne sia il fatto che nonostante il secondo utile consecutivo nel rendiconto, l’umore dei tifosi rossoneri non sia dei migliori ed è sicuramente peggiore di quello dei nerazzurri.

IL MILAN ANCORA IN UTILE: IL FUTURO TRA STADIO E UNDER 23

Entrando nello specifico, il Milan, secondo le stime di Calcio e Finanza dovrebbe chiudere il bilancio 2023/24 in utile per oltre 10 milioni, proseguendo e migliorando la tendenza iniziata la scorsa stagione (risultato positivo per 6 milioni). Il fatturato dovrebbe aggirarsi tra i 435 e i 440 milioni, in crescita di oltre 30 milioni e comprensivo di oltre 56 milioni di ricavi da gestione diritti dei calciatori. Di questi quasi 52 milioni di plusvalenze, principalmente per la cessione al Newcastle di Tonali.

A spingere verso l’alto le entrate sono stati due elementi:

  • la crescita deiricavi commerciali, con i nuovi contratti con Puma ed Emirates da circa 30 milioni a stagione ciascuno,
  • e le plusvalenze, praticamente assenti nei conti della stagione 2022/23.

In leggero calo invece sono stati i ricavi da stadio, da 73 a circa 64 milioni– principalmente a causa del minor blasone delle sfide giocate. E in netta discesa è stato l’apporto dei ricavi da diritti tv, soprattutto a seguito della eliminazione ai gironi dalla Champions League. Complessivamente, sono stati previsti ricavi da diritti televisivi per quasi 138 milioni di euro, di cui oltre 83 milioni dalla Serie A e oltre 54 milioni dalla UEFA. Nella stagione 2022/23 il dato ammontava a quasi 175 milioni.

Dal punto di vista invece dei costi, anche le spese sono stimate in crescita rispetto alla stagione 2022/23 visto che si registrano maggiori ammortamenti dovuti agli ingenti investimenti sul mercato con l’arrivo, su tutti, di calciatori quali PulisicChukwezeOkaforLoftus-CheekMusah e Rejinders .

Il risultato netto dovrebbe aggirarsi quindi intorno a un utile tra i 10 e i 20 milioni di euro. E il dato finale dipenderà molto probabilmente anche dalla gestione della fine del rapporto con Stefano Pioli e con il suo staff e da eventuali accantonamenti legati al suo ultimo anno di contratto.

In questo quadro i vertici societari hanno assicurato che l’utile sarà poi reinvestito completamente anche quest’anno per migliorare la rosa e per un rafforzamento del parco calciatori.

È evidente però che a disposizione di Moncada, Ibrahimovic o di chi decide il mercato al Milan non vi saranno soltanto i dieci milioni o più di profitti ottenuti nel bilancio ma anche quelle entrate che saranno incassata in virtù delle cessioni. Sarà quindi attraverso una sapiente gestione del mercato che si vedrà se il Milan sarà rafforzato al punto tale da limare il gap emerso l’anno scorso con l’Inter, dove per altro il trio Marotta-Ausilio-Antonello negli anni scorsi ha dimostrato di saper coniugare molto bene il percorso di risanamento con la competitività sportiva.

La cifra da poter spendere insomma per i rossoneri potrebbe essere significativa, tenendo anche presente:

  1. che i nuovi acquisti sempre più spesso si pagano a rate, e quindi pesano sul bilancio di una stagione non per l’intero ammontare dell’operazione;
  2. e che la società non ha praticamente debiti. Il grosso dell’indebitamento è di Cardinale nei confronti di Elliott (il vendor loan da 560 milioni) ma non grava sul Milan in quanto società. E pertanto i dirigenti rossoneri non partono ad handicap come quelli nerazzurri nella stesura del bilancio.

Infine, ma non certo meno importante, la nuova Champions League con il modello svizzero assicurerà maggior introiti sicuri (anche per chi non supererà la prima fase) e quindi anche questi denari potrebbero essere utilizzati per il mercato.

Più di prospettiva ma molto significativi sono invece i progetti nuovo stadio e la squadra under 23. Sulla prima questione va notato che l’iter per la realizzazione del nuovo impianto a San Donato Milanese ha già comportato versamenti per 40 milioni di euro (secondo i dati ufficiali del bilancio 2022/23) e che secondo indiscrezioni richiederà un investimento complessivo da quasi 1,3 miliardi di euro.

Sul progetto seconda squadra va spiegato che la formazione Under 23 (ribattezzata Milan Futuro) richiederà un esborso di circa 12 milioni di euro, compresi gli interventi migliorativi allo stadio di Solbiate Arno, con l’obiettivo che questa spesa si possa ripagare a medio termine, come dimostrato – per esempio – dai risultati ottenuti dalla Juventus.

INTER, IL PESO DEGLI INTERESSI E LA RICERCA DELLA SOSTENIBILITÀ

L’Inter, dal canto suo, si prepara a chiudere il bilancio dimezzando le perdite rispetto alla passata stagione. Secondo le stime di Calcio e Finanza, a scanso di eventuali manovre straordinarie a livello di conto economico, il risultato netto a bilancio si dovrebbe attestare intorno ai –40/45 milioni, rispetto al rosso di 85 milioni del 2022/23 e al rosso di 140 milioni nel 2021/22. Evidenziando un percorso di miglioramento nei conti che come si diceva è notevole.

Nel dettaglio, il fatturato dovrebbe aggirarsi intorno ai 440 milioni, in crescita di circa 15 milioni rispetto ai 425 milioni del bilancio al 30 giugno 2023. Le minori entrate dai diritti tv UEFA, visto il percorso interrotto agli ottavi di Champions League rispetto alla finale del 2022/23 (con un calo di ricavi da 99,5 a circa 65 milioni), hanno avuto come contraltare una crescita dei ricavi da diritti tv della Serie A (da 87 a 100milioni), da gestione calciatori  di circa 70 milioni di euro (con le plusvalenze su Onana e Brozovic in evidenza)  e alla crescita dei ricavi commerciali.

Per altro la stessa società nerazzurra aveva già svelato di avere ricavi commerciali contrattualizzati per almeno 77 milioni per il 2023/24, ovverosia 24 milioni in più rispetto alla cifra effettivamente registrata nell’anno fiscale terminato il 30 giugno 2023, in particolare grazie alla spinta di nuovi accordi di sponsorizzazioni come quelli con Paramount+ e Nike fino a U-Power. Nonostante il minor numero di gare disputate in casa, un impatto rilevante è arrivato anche da San Siro, con ricavi stimati intorno ai 70/75 milioni.

Il club nerazzurro dovrebbe quindi registrare un utile operativo (ipotesi già anticipata lo scorso settembre) per la prima volta dal 2017/18, con un valore intorno ai 10 milioni, rispetto all’Ebit negativo per 40 milioni nel 2022/23. A pesare sull’ultima riga del bilancio sono i cosiddetti oneri finanziari, che al 30 giugno 2023 erano stati pari a poco meno di 40 milioni di euro (di cui circa 29 milioni legati al solo bond). La perdita, così, al momento è stimabile intorno ai 40/45 milioni di euro, la più bassa per il club nerazzurro dal -48 milioni del 2018/19.

Da un punto di vista patrimoniale, esiste poi la possibilità per la società di procedere ad una ulteriore conversione dei debiti verso la controllante lussemburghese Grand Tower (quindi verso Oaktree, dopo il subentro per il mancato pagamento da parte di Steven Zhang del debito verso il fondo USA) in quota capitale: al 31 marzo 2024, nel bilancio c’erano debiti per circa 34 milioni verso Oaktree e una eventuale conversione ridurrebbe ulteriormente l’indebitamento lordo (che al 30 giugno 2024 dovrebbe scendere sotto i 700 milioni). Inoltre, nelle casse della stessa Grand Tower è rimasta anche una quota del finanziamento concesso a Steven Zhang ma non utilizzato (e che può essere utilizzato solo per la gestione del club) e che quindi, in caso di necessità, potrebbe essere utilizzato per l’Inter.

Nel 2024/25, poi, a livello di impatto sul bilancio ci sarà non solo la crescita dei ricavi garantita dalla nuova Champions, ma anche la nuova sponsorizzazione con Betsson (che ha già versato 14 milioni come anticipo in cassa) e la partecipazione al Mondiale per Club.

Insomma Marotta, Antonello e Ausilio dovranno proseguire a fare quanto hanno fatto negli anni scorsi in maniera esemplare: un mercato a saldo zero se non in positivo (l’anno scorso l’impatto sul bilancio della campagna trasferimenti in casa Inter fu positivo per oltre 100 milioni). E in questo scenario gli acquisti a parametro zero di Zielinski e Taremi peseranno sul prossimo bilancio per 14 milioni e sarà interessante vedere se il bilanciamento sarà ottenuto con una plusvalenza di un big della squadra oppure tramite la vendita di giovani che potrebbero portare a incassi notevoli.

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