AC Milan
·11 novembre 2024
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·11 novembre 2024
"Con la pubblicazione delle notizie nella rassegna stampa quotidiana, AC Milan non intende in alcun modo avallarne o confermarne la veridicità".
ALTI, BASSI E PAZIENZA… (Gazzetta dello Sport) Arrigo Sacchi: "Il Milan non è ancora la squadra scintillante che ha messo ko in casa loro i Blancos del mio amico Ancelotti, ma non è nemmeno quella approssimativa che ha subito tre gol a Cagliari. Si tratta di avere pazienza, che è purtroppo merce rara nel mondo del calcio, si vuole tutto e subito…"
I PUNTI PER STRADA (Gazzetta dello Sport) Theo nella copertura della sua zona ha spesso palesato lacune, Pavlović ha commesso qualche errore in marcatura, ma anche gli altri difensori e i centrocampisti che sono andati in aiuto non sempre sono stati perfetti. Il problema è di squadra e il Milan non può più permetterselo se non vuole complicare la qualificazione Champions League.
RIFLESSIONI TATTICHE (Corriere dello Sport) La questione dei gol presi è tattica, perché i giocatori sulla fascia destra permettono all'avversario di crossare troppo facilmente in area, e invece nella zona di Theo gli avversari trovato con troppa semplicità il corridoio per infilare Maignan. Il problema è stato individuato, ora va risolto. Ci saranno riflessioni anche sul modulo.
DEVE GIOCARE SEMPRE (Corriere dello Sport) II tema del sostituto di Theo per concedere riposo al francese dura ormai da anni. Questo incide sulla qualità delle sue partite, il suo è un gioco molto dispendioso. Fonseca ha provato Terracciano, non ha convinto nemmeno lo spostamento di uno tra Calabria o Royal sulla corsia sinistra. Theo è destinato a giocarle tutte.
MORATA E JOVIĆ (Tuttosport) Il caso in casa Milan è doppio, perché oltre alla chiamata della Spagna per Morata, reduce dal trauma cranico rimediato nell'allenamento di giovedì, ma selezionato comunque da De la Fuente, è stato precettato dalla Serbia anche Jović. Peccato, però, che l'attaccante sia fermo per pubalgia da metà ottobre.
TOMORI IN STAND-BY (Tuttosport) Lasceranno Milano Maignan e Theo (Francia), Reijnders (Olanda), Okafor (Svizzera), Leão (Portogallo), Musah e Pulisic (Usa) e Chukwueze (Nigeria). Vanno aggiunti Torriani, Bartesaghi (ieri si è fatto male), Zeroli, Liberali e Camarda chiamati in Under 20 e 19. In stand-by Tomori, pre-convocato dall'Inghilterra.
L'ARIA DI MILAN-JUVE (Corriere della Sera) Al rientro, arriverà la Juventus: chissà che l'aria da big match non riaccenda Theo. Il talento è fuori discussione. C'è chi dice che l'addio di Maldini, che lo portò al Milan nel 2019, l'abbia demotivato. Fosse vero, non sarebbe un atteggiamento da campione. Ma non può essere vero. Di certo, pesa il nodo del contratto.
IL RITORNO DI GABBIA (Il Giorno) Dopo la sosta per le nazionali il Milan ripartirà dal big match con la Juventus, a San Siro sabato 23 alle ore 18. I rossoneri avranno a disposizione Matteo Gabbia. Il centrale, assente da 5 gare tra campionato e Champions per un lieve lesione muscolare al soleo del polpaccio, ha ripreso nei giorni scorsi a lavorare a parte.
JIMÉNEZ E LONGO (Il Giorno) Non basta la gran prestazione di un Jiménez forse pronto per la prima squadra. Il Milan Futuro si fa rimontare nel finale dall'Arezzo e rimane invischiato in piena zona playout. Rossoneri ovviamente privi di Camarda in attacco. Al posto del classe 2008 Bonera schiera Longo, che ripaga la fiducia andando in rete.
IL VINCOLO DEL SECONDO ANELLO (Il Giornale) Il capogruppo milanese di FdI Riccardo Truppo assicura che "dobbiamo trattenere Milan e Inter a San Siro", quindi bene il progetto del nuovo stadio "ma il Meazza non va sventrato". La vendita entro l'estate serve ad aggirare il vincolo sul secondo anello che non scatterebbe più in automatico se la proprietà passasse dal pubblico al privato.
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