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·31 octobre 2024
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Il gruppo bianconero, che a inizio campionato sembrava imperforabile, oggi si riscopre improvvisamente fragile (7 gol subiti nelle ultime 4). Il 2-2 casalingo con il Parma, che fa scivolare la squadra di Thiago Motta a -7 dal Napoli, è addirittura il sesto pareggio nelle ultime otto gare: come si esce da questo stallo?
Problemi che allo Stadium hanno segnato la prestazione bianconera, confermando da una parte il calo fisico, tecnico e tattico delle ultime uscite e dall’altra anche le difficoltà a proteggere la porta di Di Gregorio. Contro Bernabé e compagni, del resto, oltre ai ritmi bassi del gioco bianconero a colpire è stata ancora una volta la fragilità della fase difensiva.
Un’inversione di tendenza preoccupante dopo un avvio di campionato con numeri importanti alla voce gol subiti e che ora necessità di soluzioni. Non solo in relazione ai singoli interpreti del ruolo, ma anche ai meccanismi di tutta la squadra in fase di non possesso. Oltre a un Danilo in grande difficoltà e a un Gatti irriconoscibile nei duelli, infatti, anche contro il Parma l’impressione è che l’intero gruppo abbia steccato quando c’era da chiudere gli spazi, aggredire i portatori, arrivare prima sulle seconde palle e fare una corsa in più per aiutare il compagno o raddoppiare.
Zero gol subiti dalla Juventus con Bremer in campo; sette nelle ultime 4 partite di Serie A da quando il brasiliano si è rotto il legamento crociato. Il gruppo bianconero, che a inizio campionato sembrava imperforabile, oggi si riscopre improvvisamente fragile. Il 2-2 casalingo con il Parma, che fa scivolare la squadra di Thiago Motta a -7 dal Napoli capolista, è addirittura il sesto pareggio nelle ultime otto gare: un dato preoccupante. La difesa è dunque la prima imputata, ma i troppi gol subiti derivano anche dalle lacune della fase offensiva.
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