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Matteo Rimoldi·11 juin 2025
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Matteo Rimoldi·11 juin 2025
Sono ore calde per la nostra Nazionale. L'addio di Spalletti, il no di Ranieri e il pesante ko contro la Norvegia hanno stravolto i piani degli Azzurri verso il Mondiale 2026.
Non centrare la qualificazione per la terza volta di fila sarebbe disastroso ed è proprio per questo che Gravina, presidente della FIGC, deve trovare subito un nome forte per riportare sulla retta via l'Italia. I profili del 2006 piacciono e Gattuso sembra in pole, ma occhio anche al ritorno di Mancini.
Le strade di Roberto Mancini e dell'Italia sono destinate a rincontrarsi? Al momento questa opzione sembra difficile, ma rispetto a ieri si sono registrati dei passi avanti che portano a questa soluzione.
Le dimissioni dopo l'eliminazione ai playoff contro la Macedonia del Nord hanno creato una rottura nel rapporto con Gravina, ma le imprese di Euro 2020 sono indelebili e navigando sui social sembra proprio che i tifosi abbiano perdonato il Mancio.
Se a questo aggiungiamo le parole di pochi giorni fa "Tornassi indietro non darei l’addio alla Nazionale, mi sono pentito", allora il gioco è fatto. Sarebbe il profilo più esperto tra i vari candidati. Per ora il nome non prende quota, ma attenzione.
Non c'è più tempo per la filosofia nel calcio, bisogna entrare nel cuore dei giocatori per ricreare un gruppo che manca da Euro 2020. È questo il motivo per cui in federazione si stanno valutando i nomi di alcuni protagonisti dell'ultima Italia campione del Mondo.
Gattuso è in pole per raccogliere l'eredità di Spalletti, ma occhio anche a Cannavaro e De Rossi. Fabio era il capitano degli Azzurri in Germania e riporterebbe in Nazionale la sua esperienza. DDR, invece, conosce già parte del gruppo e l'esperienza nello staff di Mancini a Euro 2020 può essere un pro (su di lui c'è anche la Cremonese).
Gennaro Gattuso nuovo commissario tecnico dell'Italia è più di un'idea. Nella giornata di ieri, secondo quanto riportato da Gianluca Di Marzio, ci sarebbero stati i primi contatti tra Gravina e l'ex tecnico dell'Hajduk Spalato, che avrebbe già dato la sua disponibilità.
Il profilo può far storcere il naso, ma l'Italia in questo momento ha bisogno di ritrovare i suoi valori e Ringhio sembra proprio il nome perfetto sotto questo aspetto. Nel 2006, nonostante l'infortunio, c'è voluto essere ad ogni costo e 20 anni più tardi potrebbe guidare la Nazionale verso un Mondiale che manca dal 2014.