Inter Milan
·30 mai 2025
Inzaghi: "Orgogliosi di questa finale: in campo voglio cuore e determinazione"

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·30 mai 2025
Giornata di vigilia per l'Inter che è volata a Monaco di Baviera per la finale della UEFA Champions League 2024/25 contro il Paris Saint-Germain. In vista dell'ultima sfida della massima competizione europea, dalla Munich Football Arena, Simone Inzaghi ha risposto alle domande di giornalisti e media in conferenza stampa:
Che stagione è stata questa? Questa squadra può giocarsela contro tutti?
"L'esperienza che ci ha lasciato Istanbul è nella preparazione, nel come arrivare alla finale, negli allenamenti che abbiamo fatto fin qui, poi ogni partita è una cosa diversa. Abbiamo cercato di curare ogni dettaglio, i ragazzi sono tutti disponibili quindi c'è grande fiducia. Avere tutta la rosa a disposizione è il meglio che si può avere perché questi giocatori sono quelli che abbiamo scelto e sono fiero di allenarli".
Dopo quattro anni la Champions può essere la chiusura di un ciclo?
"C'è una partita di Champions domani, poi parleremo con molta tranquillità del futuro, sempre per il bene dell'Inter. Adesso abbiamo ampliamente meritato questa finale perché abbiamo messo una grandissima voglia in questo percorso e domani ci manca l'ultimo passo, quello più importante: questi ragazzi hanno sempre messo in campo il cuore e l'attaccamento alla maglia e lo faranno anche domani sera".
L'Inter è sottovalutata? E lei?
"Non lo so, posso solo dire che questo gruppo in questi anni ha dato tantissimo, vincendo tanto, perdendo qualche volta ma dando sempre tutto, come la società e i tifosi e siamo orgogliosi di giocarci questa finale. Da bambino sognavo di giocarmi una partita così, non sono riuscito da calciatore, mi sono fermato ai quarti ma grazie a questi giocatori sono pronto a giocarmi la seconda finale".
Domani cosa dirai alla squadra?
"Lo dirà il mio cuore quello che mi sentirò. Per i favoriti o sfavoriti ogni partita è diversa, in campo non va il monte ingaggi o altro ma i giocatori che sanno che dovranno stare attenti ai dettagli perchè a volte le finali si decidono su episodi. Due anni fa eravamo sfavoriti con la squadra più forte al mondo ma ce la siamo giocata ad armi pari".
È stata una stagione molto difficile, cosa ha visto nei suoi giocatori che le ha dato fiducia?
"Il lato psicologico è importante, i ragazzi hanno lavorato molto bene. Abbiamo lasciato da parte la delusione del campionato. I giocatori sono tutti a disposizione, ho ancora qualche dubbio come sempre ma ho visto la giusta determinazione, non ossessione ma una giusta concentrazione".
L'Inter ha una delle rose con l'età più avanzata, il PSG è giovane e veloce. Qual è l'opzione migliore per affrontarli?
"Un allenatore prova ad immaginare nella testa una partita, poi non sempre va così. Sappiamo che incontriamo una squadra prima in Europa per possesso palla, una squadra di qualità. Noi in questo siamo primi nel nostro campionato e tra le migliori in Europa e dovremo fare una partita in cui giocheremo bene tecnicamente, facendo un buon palleggio per togliere il più possibile la palla al PSG che in questo e in altro è una squadra molto importante".
Pavard come sta?
"Sta bene, ha fatto dei buoni allenamenti, le sensazioni sono positive. Se starà bene giocherà, per noi è molto importante e in questo ultimo periodo ci è mancato".
Quanto influenza un capitano sull'allenatore e il contrario?
"Io ho voluto con me Lautaro e Barella che sono capitano e vice perchè sono due giocatori importantissimi per me e per la squadra, hanno la maglia dell'Inter cucita addosso, al momento giusto si fanno sentire, hanno molto rispetto per i compagni e i compagni di loro e mi fido ciecamente".
La parola consapevolezza può essere corretta in questo momento?
"Consapevolezza, corsa, lucidità, concentrazione e molto altro. Per vincere una partita così importante ci vorrà tutto e curare al massimo i dettagli perchè di fronte avremo una grandissima squadra che ha un ottimo allenatore come Luis Enrique".
Inzaghi ha definito un'era all'Inter. Quanto domani può cambiare le valutazioni sul futuro?
"Nel vincere e nel perdere c'è tutta la differenza del mondo, lo sappiamo perché ci siamo già passati, in Champions nel male e in campionato nel bene e nel male. Il nostro più grande desiderio è quello di poter regalare ai tifosi una grande soddisfazione. Ieri erano con noi al centro sportivo, sappiamo il bene che ci hanno fatto e sappiamo che domani anche se non fisicamente tutta la curva nord sarà in campo con noi perché abbiamo cominciato questo percorso insieme e lo finiremo domani tutti insieme qui a Monaco di Baviera".
Cosa hai chiesto ai tuoi giocatori?
"Ho chiesto concentrazione, determinazione ma non ossessione perché dobbiamo essere liberi di testa. Sappiamo come si preparano queste partite, abbiamo campioni d'Europa e del mondo, abbiamo già fatto una finale di Champions. Ci siamo arrivati nel modo migliore, sappiamo che domani la partita può essere frutto di episodi e dobbiamo essere bravi a girarli dalla nostra parte".
Dov'è il confine tra la tensione per coronare un sogno e la paura di non riuscirci?
"Noi dobbiamo andare in campo con la determinazione e la voglia di vincere questa partita, ce la giocheremo con le nostre armi come abbiamo sempre fatto. Ci dà grande fiducia il percorso che abbiamo fatto, pieno di insidie ma siamo arrivati fino a qui e non vogliamo fermarci".