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·9 juillet 2025
Inter, ora come si gestisce Federico Dimarco?

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·9 juillet 2025
Il 2025 ha cambiato la carriera di Federico Dimarco. Dopo anni di costante crescita e ascesa, è arrivata una brusca frenata. Che ne ha cambiato status e considerazione. Per questo bisogna capire come gestirlo nel prossimo futuro.
DA ANNO AD ANNO – Federico Dimarco un anno fa era un pilastro dell’Inter. Uno degli elementi simbolo della vittoria dello scudetto, ma non solo. Il suo impatto tecnico infatti si univa alla sua storia da giocatore-tifoso, cresciuto nella squadra per cui ha sempre tifato e capace di arrivare a vincere in nerazzurro per di più con un ruolo da titolare. Un simbolo quindi dell’interismo in sé, del sogno di ogni tifoso. Un cardine dello spogliatoio e della squadra. Un anno dopo però il suo status è cambiato. La sua considerazione completamente crollata, almeno nell’ambiente Inter. E quindi ci si deve chiedere quale sia il futuro del mancino col numero trentadue.
RIBALTAMENTO DI STATUS – Il 2025 infatti è calato come un uragano sulla carriera di Dimarco. C’è un prima e un dopo quanto visto nel secondo semestre dell’ultima stagione. Non si può far finta di niente. L’esterno, tra infortuni e problemi evidenti di condizione fisica, non è riuscito a dare la sua consueta impronta al gioco. Non ha fatto la differenza in fase offensiva, e ha pagato al massimo tutti i suoi limiti difensivi. Diventando un simbolo, ma questa volta di tutto quello che è andato storto, di tutto quello che è finito male nel 2025. Un ribaltamento totale del suo status, dovuto però a fattori tecnici. E proprio questi devono avviare una riflessione.
BISOGNO DI CAMBIARE – Dimarco ormai da anni è un titolare fisso dell’Inter. Un elemento dei fedelissimi, di quelli che giocano le partite che contano. Anzi, che giocano e basta. Inzgahi lo ha sempre gestito con le sostituzioni, ma il suo minutaggio è sempre stato tra i più alti della squadra. La fine della scorsa stagione però suggerisce il bisogno di un cambiamento. Il mancino non può giocare sempre. Non può essere considerato un elemento indispensabile in ogni circostanza.
UN ASPETTO – Se non è in condizione è meglio non chiedergli di sacrificarsi puntando ad occhi chiusi sulle sue qualità, ad esempio nei calci piazzati. In certi momenti può e deve riposare, magari spendendo i suoi colpi da subentrante. Ma può e deve uscire dai titolari anche quando le sue caratteristiche non si sposano con quelle degli avversari. L’Inter non può più coinvolgere tre giocatori per coprire il suo lato in certe partite. Serve gestirlo di più, serve farlo ruotare, serve escluderlo dai titolari per scelta tecnica. E questo non va vissuto come una mancanza di rispetto. Il 2025 va analizzato, per migliorare in futuro.