Calcio e Finanza
·18 juin 2025
Il Parma sceglie Carlos Cuesta: il 29enne vice di Arteta per la panchina

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·18 juin 2025
Un allenatore classe 1995 in Serie A. Sembra incredibile a dirsi, ma il futuro del Parma si chiama Carlos Cuesta. Trent’anni il 29 luglio, spagnolo di Palma di Maiorca, sei lingue parlate, è il tecnico scelto per sostituire Cristian Chivu sulla panchina dei ducali.
Cuesta dovrebbe definire oggi i dettagli del contratto dopo aver risolto con l’Arsenal: intesa fino al 2027, ingaggio di poco inferiore al milione di euro. Una scelta decisamente particolare, per quello che sarebbe il secondo allenatore più giovane della storia in Serie A. Non batterà il record registrato da Elio Loschi nel 1939, ma sarebbe nettamente il più giovane tra i 20 allenatori al via della prossima stagione.
Loschi, allora allenatore della Triestina, aveva 29 anni 9 mesi e 20 giorni il giorno del suo debutto il 28 maggio 1939 contro la Juventus. Proprio contro la Juventus esordirebbe Carlos Cuesta il prossimo 24 agosto, quando avrà solo 30 anni e 26 giorni, diventando il secondo allenatore più giovane di sempre in Serie A.
Ma chi è Carlos Cuesta? Lo spagnolo, finora, ha fatto parte dello staff di Mikel Arteta all’Arsenal, da tre stagioni lavora con i Gunners, è molto stimato nell’ambiente, e ha avuto anche un’esperienza in Italia con l’Under 17 della Juventus, dove ha conosciuto Federico Cherubini, amministratore delegato dei ducali e all’epoca in bianconero.
La sua carriera da calciatore è stata piuttosto breve: ha giocato per qualche anno nel Santa Catalina Atlético, una squadra spagnola, dove si è sempre distinto per spirito di squadra e leadership in campo. Tuttavia, a soli 18 anni decide di appendere gli scarpini al chiodo per dedicarsi completamente allo studio e iniziare un nuovo percorso: quello da allenatore.
Si trasferisce a Madrid per iscriversi al corso di laurea in scienze motorie, ma ha già le idee chiare: il suo obiettivo è allenare ad alti livelli. Già durante gli studi, Cuesta comincia a contattare membri degli staff tecnici di Real Madrid e Atletico Madrid nel tentativo di imparare qualcosa e avvicinarsi al calcio professionistico. Anche se riceve poche risposte, non si scoraggia. A 19 anni, arriva la svolta: viene a sapere di un’opportunità nel settore giovanile dell’Atletico Madrid e si propone come volontario. Viene accettato, ed è lì che comincia la sua vera avventura.
Il suo primo passo da futuro grande allenatore lo compie restando in Spagna ma lontano da casa. All’Atletico impressiona subito tutti per la sua dedizione e capacità, tanto che viene progressivamente promosso: prima allena l’U14, poi viene coinvolto nella gestione dell’intero settore giovanile.
Nel 2017 decide di prendersi un anno sabbatico. Ma non per riposare: viaggia in Europa per osservare da vicino i migliori tecnici del momento. A Manchester, mentre osserva il lavoro di Guardiola al City, conosce Mikel Arteta, allora suo vice. Tra i due nasce subito una forte sintonia professionale. Arteta rimane colpito dalla visione di Cuesta, ma il loro percorso comune dovrà attendere.
Nel frattempo, entra in gioco la Juventus. L’allora dirigente Federico Cherubini lo convoca per un colloquio dopo averne seguito i progressi a distanza. Impressionato dalla sua preparazione e passione, lo inserisce nello staff delle giovanili.
Terminata l’esperienza alla Juventus, Cuesta si ricongiunge con Arteta, ormai diventato allenatore dell’Arsenal. A Londra gli viene affidato un ruolo delicato e strategico: allenatore per lo sviluppo individuale dei giocatori. Sebbene inizialmente ci fosse il timore che i veterani non accettassero facilmente i consigli di un tecnico così giovane, Cuesta riesce in breve tempo a guadagnarsi la fiducia di tutti.
Il legame con i giocatori è autentico, tanto che molti di loro lo contattano anche fuori dagli orari ufficiali per ricevere consigli. Per Cuesta, il calcio è una missione: lavora anche oltre 12 ore al giorno per inseguire il suo sogno, quello di arrivare ai massimi livelli. Questa dedizione ha attirato l’interesse di squadre come Leicester e Norwich, ma l’Arsenal è riuscito a trattenerlo.
Ora però potrebbe aprirsi una nuova fase della sua carriera. Il Parma, guidato proprio da Cherubini – lo stesso che lo aveva voluto alla Juventus – potrebbe offrirgli una nuova sfida. Un’occasione per un tecnico giovane ma determinato, con una visione chiara e una passione fuori dal comune. A raccomandarlo ci sono Arteta, Xhaka e tutti quei giocatori che, negli anni, hanno imparato a credere in lui.