Milannews24
·3 août 2025
Ibrahimovic Milan: l’architetto silenzioso dietro il nuovo corso rossonero.Tutti i retroscena

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·3 août 2025
Le voci su un Zlatan Ibrahimović meno presente nel Milan potrebbero ingannare. Sebbene la sua esposizione mediatica sia diminuita, l’influenza dello svedese all’interno della società rossonera è, se possibile, ancora più profonda e pervasiva. Come rivelato da Luca Cohen, Ibrahimović non è solo una figura di rappresentanza o un semplice consigliere; è un vero e proprio stratega le cui decisioni plasmano il futuro del club, ben oltre il campo da gioco.
L’impronta di Ibrahimović è evidente fin dalle mosse chiave sul Calciomercato. La nomina di Igli Tare come nuovo Direttore Sportivo del Milan non è frutto del caso, ma una proposta diretta dello stesso Zlatan. Questa scelta strategica sottolinea la sua visione per un Milan che non lasci nulla al caso, affidandosi a figure di comprovata esperienza e competenza nel panorama calcistico internazionale. Tare, con il suo passato illustre e la sua capacità di individuare talenti, rappresenta un tassello fondamentale nel progetto di rilancio rossonero, un progetto che porta chiaramente la firma di Ibra.
Ma l’influenza di Ibrahimović non si ferma qui. La “suggestione” – ormai diventata di dominio pubblico – del ritorno di Adriano Galliani al Milan, seppur in un ruolo ancora da definire, è un’altra chiara indicazione della mano dello svedese. Questo ipotetico riavvicinamento a una figura storica e vincente come Galliani testimonia la volontà di Ibrahimović di combinare la modernità con la tradizione, attingendo all’esperienza e alla conoscenza di chi ha già contribuito a scrivere pagine indelebili nella storia del club. Non si tratta di nostalgia, ma di una mossa calcolata per rafforzare la struttura dirigenziale con competenze complementari.
La sua impronta è tangibile anche sulla panchina, con la scelta di Massimiliano Allegri come nuovo allenatore del Milan. Questa decisione, che ha sorpreso molti ma che rispecchia la logica pragmatica di Ibrahimović, punta su un tecnico di provata affidabilità, capace di gestire grandi personalità e di ottenere risultati concreti. Allegri, con la sua esperienza pregressa al Milan e la sua capacità di adattamento, rappresenta l’uomo giusto per guidare la squadra in un momento di rinnovamento profondo.
Insomma, Zlatan Ibrahimović non è meno presente, ma piuttosto più incisivo. La sua azione è silenziosa ma determinante, focalizzata sulla costruzione di un Milan forte e competitivo in ogni sua componente. Dalla direzione sportiva all’area tecnica, passando per i possibili ritorni illustri, ogni mossa sembra pensata per un unico grande obiettivo: riportare il Milan ai vertici del calcio italiano ed europeo. La sua è una leadership sottile, ma la cui potenza è innegabile. Il futuro del Milan si sta delineando sotto la sua attenta regia, e le prossime stagioni diranno quanto questa visione a 360 gradi sarà vincente.