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·29 juin 2025
I segreti di Chivu: intensità e leggerezza, la nuova Inter riparte da testa e gambe – CdS

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·29 juin 2025
Chivu ha portato una ventata d’aria fresca alla Pinetina. Dopo il pesante ko nella finale di Champions League contro il PSG, il tecnico rumeno è stato chiamato a guidare un’Inter ferita. Un compito tutt’altro che semplice, ma il nuovo allenatore nerazzurro ha saputo subito toccare le corde giuste, proponendo una preparazione innovativa, incentrata su due pilastri: leggerezza mentale e carichi mirati.
COME RIPARTIRE – Cristian Chivu, ben conosciuto da molti elementi della rosa per il suo recente passato alla guida della Primavera, ha evitato fin da subito di sovraccaricare la squadra a livello emotivo. L’approccio è stato soft, dialogante, volto a ricostruire fiducia senza bruciare energie mentali. Un cambio netto rispetto alla tensione che ha accompagnato il finale dell’era Simone Inzaghi, sebbene anche l’ex tecnico avesse sempre mantenuto un buon rapporto con lo spogliatoio. La sconfitta di Monaco, però, ha lasciato cicatrici profonde, difficili da cancellare. E per questo Chivu ha deciso di non appesantire il gruppo con pressioni eccessive, concentrandosi su un ambiente sereno ma allo stesso tempo professionale. Una filosofia subito apprezzata dai senatori come Lautaro Martinez, Nicolò Barella e Federico Dimarco.
MISSIONE CHIVU – Sul campo, infatti, gli allenamenti hanno avuto un’intensità mai vista negli ultimi mesi. Merito anche del nuovo staff costruito in sinergia con la dirigenza: su tutti, il ritorno del preparatore Rapetti, già protagonista del Triplete, il contributo carismatico di Kolarov e la conferma di Cecchi, tattico stimato anche da Inzaghi. Le prime risposte si sono viste contro il River Plate: squadra brillante, gambe reattive, ritmi alti. Un segnale incoraggiante. Il vero banco di prova arriverà però con la preparazione per la nuova stagione. L’obiettivo dichiarato è quello di eliminare i cali fisici nella seconda parte dell’anno, uno dei limiti principali dell’ultima Inter, e garantire continuità fino a maggio.
Fonte: Corriere dello Sport – Pietro Guadagno
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