DirettaCalcioMercato
·8 novembre 2024
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·8 novembre 2024
Alla vigilia della partita contro la Fiorentina, l’allenatore dell’Hellas Verona Paolo Zanetti è intervenuto in conferenza stampa per presentare il prossimo impegno di campionato.
La vittoria conquistata sulle ali di Livramento contro la Roma, adesso, deve avere un seguito dal profumo di continuità. L’Hellas Verona ha bisogno di trovare certezze sul breve e, soprattutto, sul lungo termine: stabilizzarsi e dare una forma concreta alle proprie intenzioni è il primo step per ambire ad una comoda salvezza. Un concetto ribadito più volte da Paolo Zanetti nella conferenza stampa pre-Fiorentina, prossimo avversario degli scaligeri. I Viola sono sicuramente tra le squadre più in forma del momento (solo una sconfitta nelle ultime dieci gare), ma i gialloblù sprizzano entusiasmo dopo i tre punti di domenica scorsa.
Il miglior attacco delle piccole e la squadra che vince di più tra le piccole?
“Sono numeri che ci ricordano che siamo una squadra con dei valori e che se vogliamo tutti insieme possiamo ottenere dei risultati. Tutto è sempre frutto di un lavoro di squadra. D’altra parte ci sono dei numeri negativi su una fase difensiva che dobbiamo mettere a posto ma sulla quale ho visto dei passi in avanti, frutto di un lavoro diverso che è stato fatto. Serviva ritrovare un’unità di pensiero che abbiamo ritrovato nell’ultima partita facendo vedere le nostre qualità e segnando tre goal ad una squadra forte”.
Belahyane?
“Torna e se la gioca, probabilmente arriveremo a giocare con un centrocampo a tre. In ogni caso serve tempo, c’è spazio per tutti e anche con la pausa nazionali torneranno giocatori che avranno giocato tanto. Ci sono scelte per merito o demerito e scelte per esigenze tattiche”.
Come si trova equilibrio tra fase offensiva e difensiva?
“Con una fase difensiva di squadra, in cui attaccanti devono dare una mano e centrocampisti devono essere bi-fase. Bisogna aiutarsi a vicenda senza dimenticare mai chi siamo. Dobbiamo avere uno spirito di squadra straordinario. Avendo più spirito dei nostri avversari abbiamo messo in difficoltà chiunque. Oggi non siamo una squadra che può essere una via di mezzo. Questo fa parte anche del processo di crescita che dobbiamo fare. Serve trovare continuità di prestazioni nel tempo”.
Continuità di formazione?
“Ho dei dubbi, ho una squadra tipo in testa che ho potuto vedere poche volte per defezioni e squalifiche varie ma la continuità va data nel sistema di gioco. I ragazzi devono conquistarsi il posto per poi mantenerlo perchè poi quando si perde tutto viene messo in discussione”.
Quanto conta la gara con la Fiorentina?
“La Fiorentina è una squadra molto forte, costruita benissimo, che ha trovato una quadra, ha inanellato una serie di vittorie tra campionato e coppe che l’ha portata in alto. Non possiamo permetterci nessun tipo di calo o appagamento. La reazione che abbiamo avuto è stata importante ma non basta, serve mantenere un livello alto di prestazione, c’è un calendario difficile e dobbiamo riuscire a starci dentro. Tra Roma, Fiorentina e Inter pensavamo di fare 0 punti invece siamo già a tre, quindi le partite bisogna giocarle tutte e cavalcare l’entusiasmo che abbiamo trovato dopo la vittoria”.
Tengstedt?
“E’ un ragazzo che vuole partecipare molto alla manovra e questo lo porta lontano dalla porta, non ci possiamo permettere nessun giocatore che non faccia la fase difensiva ma lui sta facendo bene, con la Roma ha giocato più avanti, per il goal, sfruttando lo spazio concesso a differenza di Lecce. Gli chiedo di fare l’attaccante”.
E adesso?
“Il passaggio è quello, non bisogna pensare di poter trovare le grandi prestazioni solo quando si ha l’acqua alla gola. In questa settimana ho battuto su questo tasto. I ragazzi li ho visti con gli occhi giusti, mentalmente e fisicamente stanno bene. Le possibilità per fare una grande gara con la Fiorentina ci sono tutte compatibilmente con la forza dell’avversario”.
Vittorie dalla panchina?
“Ci sono tanti “sesti uomini”, penso a Livramento in primis ma anche a Kastanos e Mosquera. Ce ne sono tanti che possono entrare in questa ottica. Nei secondi tempi si aprono spazi e cambiano le dinamiche e con i cinque cambi devo avere delle armi a disposizione. Livramento è un centravanti che sto adattando ad esterno dato che ha le caratteristiche per poterlo fare, su una sua ripartenza abbiamo vinto la partita. Tutti dovrebbero prendere esempio da lui”.
Magnani e Coppola?
“Penso sia giusto dare continuità, con la Roma hanno contenuto bene un attaccante come Dovbyk, adesso ci sarà Kean”.
Tchatchoua e Faraoni?
“Faraoni mi è piaciuto tantissimo quando è entrato, si sta cercando di guadagnare il suo posto dentro questa squadra oltre alla leadership che non ho mai messo in discussione. Tchatchoua è un giocatore importante, sappiamo bene cosa ci può dare. Si giocherà il posto con Daniliuc”.
Sarr e Alidou?
“Sicuramente Sarr è un po’ più avanti di Alidou, come si è potuto vedere anche in partita e domenica sarà della partita. Il processo di integrazione di Alidou è un po’ più lungo, ha un potenziale ancora inespresso ma penso che quando sarà pronto potrà far vedere a pieno il suo valore”.