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·1 décembre 2024
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Florent Ghisolfi, direttore sportivo della Roma, ha rilasciato unâintervista al Corriere dello Sport, facendosi portavoce della rabbia della proprietĂ nei confronti della classe arbitrale italiana: âIn questa stagione la Roma ha subĂŹto sette torti arbitrali accertati, riconosciuti dalle principali testate nazionali e dalle moviole televisive. In nessuna delle sette occasioni lâarbitro ha fatto ricorso alla verifica video. Se gli episodi fossero stati rivisti dal Var quasi certamente i risultati finali sarebbero stati altri. Una sola volta la Roma ha voluto manifestare il proprio disappunto, nel post-partita di Monza dove il danno era stato evidentissimo e dove lo stesso Monza aveva alzato la temperatura criticando la scelta di un arbitro di Romaâ.
âDâaccordo con Conte? Nella sostanza, certo. Non accettiamo piĂč questo genere di errori e chiediamo di essere rispettati dalla classe arbitrale e dalle istituzioni, soprattutto in un periodo storico in cui le eventuali sviste possono essere âsanateâ dalla tecnologia. Vogliamo giocare il calcio del nostro tempo, non quello della soggettivitĂ assoluta, e riteniamo che il protocollo debba essere aggiornato e reso inattaccabile. Sottolineo anche che la Roma Ăš sempre stata collaborativa con lâAIA e il designatore Rocchi, anche negli incontri abituali che si tengono annualmente. Abbiamo cercato di ascoltare le loro ragioni, pur non condividendo alcune prese di posizione pubbliche, mai censurate dallo stesso organismoâ.
âPenso a quando alcuni addetti ai lavori dichiaravano pubblicamente che arbitrare allâOlimpico, in uno stadio sempre pieno, non aiutasse il direttore di gara. Io sono arrivato da pochi mesi, ma mi sono fatto un ripasso della gestione americana. Ci preoccupiamo solo di noi stessi e speriamo che, essendo buoni, bravi e spesso silenziosi, qualcuno non si diverta mettendoci i piedi in testa⊠La societĂ ritiene di dover tutelare la propria immagine e quella dei propri tesserati salvaguardando gli interessi dei tifosi, che sono sempre in prima linea e riempiono lâOlimpico. Errori e disfunzioni arbitrali di questa portata rischiano di compromettere una stagione intera e di produrre un grave danno economico. Porto un esempio che i romanisti non hanno mai dimenticato: cosa sarebbe successo alla Roma e alle casse del club se lâarbitro Taylor avesse accordato quel rigore solare per fallo di mano di Fernando? Quellâerrore ha cambiato la nostra storia e il nostro presente. Col tempo ha maturato la consapevolezza che il silenzio, la misura e lâeleganza non sempre paghino. Senza quellâerrore la Roma avrebbe probabilmente un titolo europeo in piĂč, e sarebbe stata la prima Europa League della sua storia, avrebbe disputato la finale di Supercoppa Europea e, soprattutto, sarebbe tornata in Champions, con introiti economici senza dubbio superiori rispetto a quelli garantiti dallâEuropa League â23-24âł.
âFriedkin? Torneranno presto a Roma, hanno scelto di lottare. Ranieri ha portato una boccata dâossigeno. Dan e Ryan non hanno paura del dissenso e sanno assumersi le loro responsabilitĂ . Non hanno gradito, ci mancherebbe⊠Lâintenzione Ăš quella di migliorare la squadra giĂ a gennaio, i vincoli del settlement agreement non sono piĂč cosĂŹ penalizzanti. Credo che giĂ in estate si fosse capitoâ.
âLukaku in Napoli-Roma? Giallo il primo fallo su Celik e rosso diretto, non secondo giallo, su Svilar. La Roma ha sempre rispettato gli arbitri e le istituzioni, ma non Ăš stata ripagata con la stessa moneta. Come la prenderĂ la classe arbitrale? Bene, se capirĂ che la Roma chiede esclusivamente equitĂ , uniformitĂ , giustizia, piĂč Varâ.