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·12 octobre 2024

Germania, Gundogan annuncia il ritiro dalla nazionale: “Sono orgoglioso della mia carriera con la Mannschaft”

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Ritornato al Manchester City dopo una stagione al Barcellona, Gundogan sta trovando continuità con Guardiola. Il tedesco ha deciso di concentrarsi solo sul club annunciando il ritiro dalla nazionale.

Era ritornato al City per ritrovare i suoi ex compagni e quell’allenatore con cui aveva reso al massimo. È arrivato cosciente di avere davanti a sè grandi campioni, e che non per forza avrebbe fatto il titolare. Invece, anche grazie all’infortunio di Rodri, Ilkay Gundogan sta trovando continuità al City. Il tedesco ha però preso una decisione inaspettata, decidendosi di ritirare dal calcio internazionale. Gundogan ha così scritto una lettera, pubblicata da Bild, nella quale ha annunciato il suo addio alla nazionale tedesca.


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Gundogan, la lettera ai tedeschi: “Corpo e mente volevano un po’ di riposo”

Ecco la lettera di Gundogan pubblicata da Bild:

“Cari tifosi,

mi recherò a Monaco di Baviera per la partita contro l’Olanda con il sorriso sulle labbra e una lacrima negli occhi. Da un lato, non vedo l’ora di salutare ufficialmente voi tifosi insieme a Manu, Thomas e Toni e di rivedere molti dei miei compagni di squadra, ma dall’altro mi renderò conto ancora una volta che la mia carriera in DFB è definitivamente conclusa. La mia carriera in DFB viene spesso classificata come sfortunata o incompleta. Sì, so cosa intendono molti media o esperti e sì, i miei anni in nazionale non sono stati certamente un successo come la mia carriera nel calcio di club. Ma ho comunque collezionato 82 presenze in nazionale – un numero che non avrei mai pensato possibile quando ero un adolescente – e di cui sono incredibilmente orgoglioso!

Il mio momento di maggior orgoglio è stato sicuramente quando mi è stato concesso di guidare la nostra squadra come capitano nella partita inaugurale degli Europei di casa. È stata una squadra con la quale siamo finalmente riusciti a creare di nuovo euforia nel Paese dopo tanti anni difficili.

Lo si è visto: Quando a marzo abbiamo vinto i nostri test match e si è creata un po’ di euforia, tutto è cambiato improvvisamente. I ragazzi hanno creduto di nuovo in loro stessi!”

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