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·24 juin 2025
Gazzetta – Napoli: Beukema e Ndoye hanno già accettato il trasferimento, ma il Bologna chiede 70 milioni!

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·24 juin 2025
Per dire tutto, oppure niente, a volta basta una parola: interlocutorio. Che vuol dire né fumata bianca e però neppure nera, che vuol dire tutto, dunque nulla, che vuol dire ne riparliamo e poi, boh, vedremo quel che succederà. E comunque era tutto scritto, come sulla battigia, perché quando Bologna e Napoli si sono accomodati al tavolo erano entrambe consapevoli delle distanze siderali tra domande ed offerta: lo sapeva Giovanni Sartori, il diesse rossoblù, e lo percepiva Giovanni Manna, l’omologo partenopeo. Perché se solo su Ndoye (25 a ottobre) c’era quella voragine di quindici milioni, è chiaro che sarebbe diventato tutto maledettamente più complicato aggiungendoci Beukema (27 a novembre). Dal riassunto delle puntate precedenti, dentro un viaggio nello spazio, riemerge ciò che è noto: il Napoli si è spinto sino al 25 milioni per Ndoye, arriverebbe a trenta ma con fatica; e quanto a Beukema, che pure interessa sul serio, il tetto sarebbe stato fissato intorno ai 20 milioni di euro. Ma quando ci si siede per trattare non è mai il caso di essere troppo teneri, non lo è nessuno, e il Bologna, che a due talenti contemporaneamente non vorrebbe rinunciare, allora ha fatto il prezzo: 42-40 per l’attaccante, 28-25 per il difensore, qualcosa simile a settanta milioni, poco meno magari ma neanche poi tanto, per darsi la mano e procedere con il bonifico. È qui che la vicenda è diventata interlocutoria, si fa per dire, perché quando finisce un pranzo poi ci si prepara per la cena, ognuno per fatti suoi: il Napoli ha i sì dei calciatori, anche più o meno accordi sugli ingaggi da rivedere in minima parte, ma non basta tutto ciò perché il Bologna ha paura di perdere Lucumì per colpa di quella clausola e dunque non intende sventrare la difesa, e poi visto che Ndoye piace, beh, umanamente tenta di prendersi il meglio in danaro. Sono posizioni chiaramente diverse e comunque rispettabili, anzi inattaccabili, ognuno cura i propri interessi, tentando di ottenere condizioni vantaggiose.
Come s’usa dire, si rivedranno, si risentiranno, sapranno – sia Sartori che Manna – da dove (ri)cominciare, magari sarà anche superfluo ritrovarsi fisicamente, a meno che non esistano margini di intervento oppure l’esigenza di metterci la firma, e comunque in settimana avranno modo di aggiornarsi, senza che nessuno abbia opzioni o vincoli: però una specie di legame morale esiste. Il Napoli ha i soldi per orientarsi altrove, non intende sprecarli per impazienza e men che meno per ansia: il mercato è appena cominciato, ufficialmente ci vorrà una settimana per sentirsi nel vivo, sono già arrivati De Bruyne (e niente male) e Marianucci, c’è una squadra forte che ha vinto il campionato e ha le idee chiare del proprio allenatore. C’è Chalobah (26 a luglio) in Inghilterra che piace per la difesa; ci sono, in giro per il Mondo, Lang (26 appena compiuti) del Psv che può essere una soluzione, Chiesa del Liverpool che ha un suo curriculum e certo va rigenerato, eventualmente ci sarebbe Lookman (28 a ottobre) per un sacrificio più imponente o Jadon Sancho (25 da poco) che ha numeri per una squadra di assoluto livello. Insomma, il materiale umano non manca, bisogna sapere cogliere gli attimi fuggenti: e questo vale per chi compra e anche per chi vende. Magari alla prossima invece che interlocutoria la storia si farà più intrigante, secondo antiche regole del mercato.
Carlo Gioia