Inter Milan
·21 juin 2025
Francesco Pio Esposito's debut for Inter

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Inizio del secondo tempo tra Inter e Urawa Red Diamonds: la lavagnetta del quarto ufficiale Kawana-Waugh mostra i numeri 94 e 70. Esce Sebastiano, entra Francesco Pio, ma il cognome è lo stesso: Esposito. Per il secondo è un attimo indimenticabile, un momento che avrà per sempre un posto speciale nel suo cuore: il giovane attaccante classe 2005 esordisce con la prima squadra nerazzurra, 11 anni dopo aver cominciato la sua avventura nel settore giovanile dell'Inter.
La prestazione di Pio è generosa e utilissima per tutti i suoi compagni di squadra: riferimento a centro area, Esposito lotta con i difensori giapponesi, gioca di sponda per i suoi compagni, si rende pericoloso in zona offensiva. In 45' giocati Pio tocca 20 palloni, crea un'occasione e colleziona 4 tiri totali (uno in porta, due fuori, uno respinto). Nella sua energia c'è la voglia dell'Inter di rimontare la partita contro gli Urawa Red Diamonds: alla fine il suo contributo risulta decisivo anche nel gol di Valentin Carboni, arrivato proprio dopo un assist fortuito di Esposito sulla conclusione tentata da Sucic.
Una prestazione importante, una vittoria voluta e cercata ad ogni costo dai nerazzurri: una vittoria che rimarrà nella memoria di Francesco Pio Esposito.
Francesco Pio's debut, replacing his brother Sebastiano, makes them the ninth set of brothers to play for Inter.
The first example of Nerazzurri brothers dates way back to the roots of Italian football: the Cevelini brothers wrote important and unforgettable stories into Inter's history, way back in the Club's first years. They were Aldo (91 appearances and 46 goals, 1889-born midfielder) Mario (39 appearances and one goal, 1891-born defender) and the legendary Luigi (the 1895-born forward is the fourth best scorer in Inter history with 158 goals in 190 appearances), Cesare (12 appearances and 3 goals, 1899-born defender) and Carlo (16 appearances and 15 goals, 1901-born forward. Five brothers, five Inter players that set a record: th Il primo esempio nella storia nerazzurro è avvolto nella leggenda degli albori del calcio italiano: i fratelli Cevenini hanno scritto pagine importanti e indimenticabili della storia dell'Inter, nei primi anni del Club nerazzurro. Si tratta di Aldo (91 presenze e 46 gol, centrocampista classe 1889), Mario (39 presenze e 1 gol, difensore classe 1891), il leggendario Luigi (quinto miglior marcatore della storia dell'Inter con 158 gol in 190 presenze, attaccante classe 1895), Cesare (12 presenze e 3 gol, difensore classe 1899) e Carlo (16 presenze e 15 gol, attaccante classe 1901). Cinque fratelli, cinque giocatori dell'Inter che hanno scritto un record: tutti scesero in campo contemporaneamente in un derby contro il Milan giocato il 30 gennaio 1921. Quella partita terminò 1-1: naturalmente il gol dell'Inter venne segnato da Luigi Cevenini.
Negli anni '30 ci sono diversi esempi di fratelli in campo con la maglia dell'Inter: basti pensare ad Attilio e Felix Demaria, due dei primi argentini della storia nerazzurra. Esterni ai due lati del campo, Attilio era un giocatore offensivo che ha segnato 86 gol in 295 presenze con la maglia dell'allora Ambrosiana, mentre Felix aveva caratteristiche maggiormente difensive. Nel 1932/33 quest'ultimo giocò 9 partite con l'Inter, 6 delle quali insieme al fratello maggiore Attilio. Nella stessa stagione anche i fratelli uruguaiani Ricardo e Francisco Frione giocarono insieme con la maglia nerazzurra: il primo giocò solo una partita contro il Napoli segnando un gol, mentre il secondo rimase all'Inter collezionando 62 presenze e 13 gol fino al 1935, anno della sua morte improvvisa per una malattia. 8 partite insieme e uno Scudetto nella stagione 1937/38 per i fratelli Nicola e Antonio Ferrara, italo argentini: il primo era nato a Chiaromonte, in provincia di Potenza, mentre il secondo a San Fernando, in Argentina.
L'esempio successivo è datato 1967/68: Sandro Mazzola, colonna e simbolo nerazzurro, in quella stagione condivise campo e spogliatoio con il fratello Ferruccio, centrocampista che giocò due partite con l'Inter in compagnia del più celebre fratello maggiore. Altri due fratelli cresciuti nel settore giovanile nerazzurro sono Tiziano e Bortolo Mutti: il primo giocò una partita di Coppa Italia contro il Torino nel 1971/72, il secondo collezionò due presenze nella stessa competizione nel 1975/76. Periodi diversi anche per Silvano e Davide Fontolan: il primo, difensore classe 1955, giocò 18 partite tra campionato, Coppa Italia e Coppa delle Coppe nel 1978/79, mentre il secondo, centrocampista nato nel 1966, ha giocato 160 partite tra il 1991 e il 1996, segnando 16 gol.
L'ultima coppia di fratelli a condividere la maglia nerazzurra è quella dei Paganin: entrambi difensori, Antonio e Massimo hanno vinto insieme la Coppa UEFA del 1993/94. Il primo ha giocato con l'Inter tra il 1990 e il 1995, collezionando 142 presenze e un gol, mentre il secondo è rimasto in nerazzurro dal 1993 al 1997, totalizzando 151 presenze e 2 reti.