Ex Cagliari, Pepe rivela: «E’ stato sbagliato tutto nella gestione di un mio infortunio, sono stato fuori per due anni!» | OneFootball

Ex Cagliari, Pepe rivela: «E’ stato sbagliato tutto nella gestione di un mio infortunio, sono stato fuori per due anni!» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Cagliarinews24

Cagliarinews24

·10 juillet 2025

Ex Cagliari, Pepe rivela: «E’ stato sbagliato tutto nella gestione di un mio infortunio, sono stato fuori per due anni!»

Image de l'article :Ex Cagliari, Pepe rivela: «E’ stato sbagliato tutto nella gestione di un mio infortunio, sono stato fuori per due anni!»

Simone Pepe, ex giocatore di Cagliari, Palermo e Juventus tra le altre, ha rivelato il momento che ha cambiato in negativo la sua carriera

Simone Pepe si è aperto in una toccante intervista a Cronache di Spogliatoio, rivelando i dettagli di un infortunio che gli ha letteralmente cambiato la carriera. Ai tempi, l’ex esterno del Cagliari era un giocatore della Juventus e quello che inizialmente sembrava un semplice problema fisico si trasformò ben presto in un vero e proprio calvario durato due anni.

L’infortunio alla Juventus

La carriera di Simone Pepe, un calciatore noto per la sua grinta, la sua corsa e la sua capacità di sacrificarsi per la squadra, ha subito una brusca e inaspettata battuta d’arresto proprio nel momento di massimo splendore, quando vestiva la prestigiosa maglia della Juventus. Quello che avrebbe dovuto essere un banale acciacco fisico, una di quelle piccole noie che ogni professionista mette in conto, si è trasformato in un calvario medico e personale durato ben due anni.


Vidéos OneFootball


Durante questo lunghissimo periodo, Pepe si è trovato intrappolato in un ciclo frustrante di ricadute, diagnosi incerte e recuperi mai pienamente completati. Un’esperienza che, al di là del dolore fisico, ha messo a dura prova la sua resilienza mentale.

Il momento più pesante per Pepe

Nell’intervista Simone Pepe non si è limitato a raccontare l’aspetto medico dell’infortunio, ma si è spinto oltre, parlando apertamente del momento più pesante della sua vita di sportivo. Questo significa che il trauma non è stato solo fisico, ma ha intaccato profondamente la sua sfera emotiva e psicologica. Il calcio, per un atleta professionista, è spesso più di un lavoro; è una passione, un’identità, una ragione di vita. Essere privato di questa dimensione, e per un tempo così prolungato, può portare a sentimenti di smarrimento, incertezza e persino depressione. Le sue parole:

«Non ho paura di dirlo, hanno sbagliao tutto con me: nella mia carriera c’è stato un prima ed un dopo, a quel punto non sono stato più lo stesso! Mi sono fatto male durante un Trofeo Tim, dovevo stare fuori per un po’ ma la gestione è stata tutta la sbagliata. Dovevamo giocare la Supercoppa con la Juventus e per farmi recuperare mi hanno fatto fare un lavoro fisico troppo pesante. Ho avuto una ricaduta e non riuscivo a dormire in aereo perchè la pressione mi causa troppo dolore! Era il momento migliore della mia carriera e poi quell’infortunio mi ha tenuto fuori per due anni».

À propos de Publisher