Evra confessa: «Quando sono andato alla Juve mi sono reso conto di questo». Poi rivela due retroscena: c’entrano questi grandi campioni del recente passato bianconero, tra cui Dybala! | OneFootball

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Juventusnews24

·16 mai 2025

Evra confessa: «Quando sono andato alla Juve mi sono reso conto di questo». Poi rivela due retroscena: c’entrano questi grandi campioni del recente passato bianconero, tra cui Dybala!

Image de l'article :Evra confessa: «Quando sono andato alla Juve mi sono reso conto di questo». Poi rivela due retroscena: c’entrano questi grandi campioni del recente passato bianconero, tra cui Dybala!

Evra si è espresso sul suo passato alla Juve: dalle esperienza personale a quei due retroscena, di cui uno che riguarda Paulo Dybala. Ecco le sue parole

Paulo Dybala e i suoi problemi con Massimiliano Allegri e gli allenamenti duri alla Juve che facevano piangere i suoi ex compagni. Patrice Evra ha parlato al canale YouTube SDS e ha rivelato i seguenti dettagli sulla sua esperienza bianconera.

LA CURA DEI DETTAGLI DELLA JUVE – «Quando sono andato alla Juventus mi sono reso conto di non essermi mai allenato così duramente, nonostante nove anni allo United. In confronto a quello ero in vacanza. Pazzesco… Come terzino, poi, volevano che corressi 15km a partita. Ma eravamo la Juventus, quindi avevamo molto possesso palla, quindi in qualche partita ne ho corsi 10-12. Poi, il giorno dopo, non è un giorno di riposo, ma fai la sessione di allenamento e devi correre per altri 15km. Poi la Juventus fa analisi, hanno i computer… non puoi barare. Via, a controllare il battito cardiaco. Una volta a settimana. E poi gli esami del sangue, controllano cosa mangi, qualsiasi cosa. Per quando andiamo a letto a casa avevamo uno strumento, che metti prima di dormire, così sanno esattamente quante ore dormi».


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GRANDI EX DELLA JUVE CHE HANNO PIANTO DOPO GLI ALLENAMENTI – «Ho visto grandi giocatori che hanno firmato per la Juventus e dopo due allenamenti hanno iniziato a piangere. Dicevano ‘Questo non è calcio’, e parlo di giocatori che hanno giocato per grandi club in Spagna. Capisci cosa intendo? No, no, seriamente. Non ho mai visto una cosa del genere. Ed è anche per questo che non si possono paragonare i campionati. Dico sempre che la Premier League è come due lottatori. Tu mi dai un pugno, io te ne do un altro. In Italia invece è più come una partita a scacchi. Si analizzano anche i calci d’angolo. Quindi devi essere molto maturo, molto paziente. E corri come un matto».

DYBALA E I PROBLEMI CON ALLEGRI – «Mi ricordo quando è arrivato. Lo hanno ammazzato. Buffon, Chiellini, Barzagli. Dicevano ‘Dai, Patrice, questa non è la maglia del Palermo, questa è la Juventus. Non è una maglia facile’. Io sono andato da lui e gli ho detto: ‘Paulo, perché non giochi libero di testa? Pochi giocatori hanno il tuo tocco di palla’. Ho visto in vita mia Messi e Dybala. Wow… Ti assicuro che quando tirava centrava la porta 9 volte su 10. Quindi gli ho detto solo ‘Liberati!’. Ma non ho mai visto un giocatore così dotato. Ero vicino a concludere l’accordo con Dybala all’ultimo minuto per portarlo allo United. Ho parlato con lui, ho insistito davvero tanto… Sono rimasto piuttosto deluso quando ha lasciato la Juve. Non avrebbe mai dovuto andarsene, ma aveva qualche problema con Allegri ai tempi».

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