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·9 juillet 2025

Dossena: «Mancini accetterebbe di entrare nella Sampdoria se ci fosse una proprietà solida ma…»

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Beppe Dossena, ex giocatore di Sampdoria, Torino ed Udinese, ha rilasciato delle dichiarazioni sulle vicissitudini societarie dei blucerchiati

Beppe Dossena con la maglia blucerchiata ha giocato ben 108 partite nel triennio compreso tra il 1988 ed il 1991; il tutto segnando anche nove reti. L’ex giocatore di Sampdoria, Torino ed Udinese si è espresso su diversi temi, parlando anche della volontà di Roberto Mancini, per TeleNord. Dossena ha rilasciato delle dichiarazioni riguardanti la situazione in cui versa la società del presidente Matteo Manfredi. E’ un momento complicato per il club ligure, il quale è stretto tra la fondamentale scelta del nuovo allenatore e delle complicate dinamiche finanziarie. Al momento sembra che sulla panchina del Doria possa sedersi Massimo Donati (il quale è sostenuto da Nathan Walker) a discapito del grande ex Attilio Lombardo. Le sue parole:

SOCIETA’ SAMPDORIA – «Con una società diversa e una proprietà solida, importante, uno come Roberto Mancini, anche se penso abbia ancora voglia di allenare ad alti livelli, potrebbe anche accettare di entrare nella Sampdoria come presidente operativo o coach all’inglese. Ma oggi non ci sono i presupposti e la proprietà dovrebbe cambiare. Non si può gestire un club in questa maniera. Il calcio ha i suoi rituali, che vanno rispettati. Uno di questi è cercare di dire sempre quello che si può e si vuole fare, magari non sempre tutta la verità è possibile, ma bisogna avere rispetto».


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NUOVO ALLENATORE – «Poi, la guida tecnica. A oggi non si sa chi siederà in panchina alla Samp e qui si torna al modello di gestione e al ruolo di Roberto, sia pure attualmente come sostegno esterno».

LOMBARDO O DONATI – « Lombardo è un suo uomo, ma se arriva Donati perché lui dovrebbe impegnarsi, attivare le sue relazioni, i suoi contatti per portare avanti un progetto che non ha originato? Certo, all’interno della Sampdoria c’è suo figlio Andrea, ma c’è anche confusione. Mi auguro che le cose possano cambiare, non capisco che cosa stia succedendo».

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