DirettaCalcioMercato
·4 février 2025
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Dalla separazione tra Morata e il Milan fino all’approdo di Dele Alli nel nostro campionato, passando per il ”ritorno a casa” di Neymar e lo sbarco di un campione d’Europa nei pressi di San Siro. Ecco i trasferimenti meno attesi a cui abbiamo assistito durante questo mese di trattative.
Gennaio è il mese dei saldi. Nella vita di tutti i giorni, per chi cerca un bel vestito a prezzi contenuti. Nel calcio, per chi ha bisogno di colmare in corso d’opera mancanze e lacune senza depauperare il proprio conto in banca. Si chiama ”mercato di riparazione” proprio perché permette di aggiustare, di aggiungere, di mettere pezze comode ed economiche su buchi spessi e scomodi. Si chiama ”mercato di riparazione”, ma sa anche regalare colpi di teatro difficili solamente da prevedere. È su questo aspetto che ci soffermeremo: quali sono stati i trasferimenti meno attesi di questa sessione invernale? Le sorprese, di certo, non sono mancate.
Ammettiamolo: una volta appresa questa notizia, avete sgranato gli occhi. Chi dall’incredulità, chi dall’emozione. Sono le capriole della vita, ed è bello perdersi nelle sue storie. Rivedere Neymar a casa sua, diciamo che fa bene al cuore. Specialmente se consideriamo l’amore carnale tra le parti, il vissuto che è già storia, quello che lui e il Santos sono stati e quello che saranno ancora.
SANTOS, BRAZIL – JANUARY 31: Neymar Jr. reacts during his unveiling as the new player of Santos. (Photo by Mauro Horita/Getty Images)
Lo aveva promesso, lo ha fatto: è tornato. Per ritrovare il sorriso e, soprattutto, per ritornare a giocare con la spensieratezza di quel ragazzino diventato prima uomo, poi campione e infine leggenda. Neymar ha lasciato l’Al-Hilal e la ricchissima Arabia Saudita dopo un anno e mezzo caratterizzato da tanti problemi fisici, poche partite giocate e un’infinità di milioni incassati (più di 200). Alla fine ha scelto casa sua, il cuore e il nostro augurio è che possa finalmente diventare Re dove tutto è iniziato
Una serie di smottamenti in rapida successione hanno sconvolto l’ambiente Milan. Tra i vari accorgimenti apportati in corso d’opera, spicca su tutti la cessione fulminea di Alvaro Morata. Prelevato in estate dall’Atletico Madrid, il centravanti spagnolo non è riuscito ad imporsi, patendo in maniera abbastanza evidente i problemi strutturali della rosa.
RIYADH, SAUDI ARABIA – JANUARY 03: Alvaro Morata of AC Milan. (Photo by Yasser Bakhsh/Getty Images)
Distanza siderale dalla zona di competenza (l’area) e sintonie non sempre armoniose con i compagni hanno accentuato il processo di separazione. E il tutto è avvenuto in maniera davvero veloce e sbrigativa, proprio come quando si rompe qualcosa di irreparabile. Lo spagnolo, dopo 6 gol in 25 presenze con il Diavolo, vestirà la maglia del Galatasaray. La Turchia, solitamente, è terra di rinascita per tanti. Si spera anche per lui.
Il Como prosegue la sua personalissima raccolta di fantasmagorie. Anche in inverno, la ricchissima proprietà lariana ha scombussolato gli equilibri del mercato. Esempi concreti sono le aggiunte di Assane Diao (preso dal Betis per 11 milioni di euro) e di Maxime Caqueret, prelevato dal Lione per circa 17 milioni di euro. Cifre esorbitanti per una neopromossa, non per quella di Fabregas. I due sopracitati, però, non sono gli unici acuti del mese per i biancazzurri. Scavando in profondità, infatti, trovi il colpo che non ti aspetti.
BLACKPOOL, ENGLAND – JULY 24: Dele Alli of Everton. (Photo by George Wood/Getty Images)
Un talento indiscutibile cercherà di ricostruire i contorni del suo sorriso in riva al lago: parliamo, chiaramente, di Dele Alli. Tutti conoscono quello che ha passato, tutti sanno cosa può dare ad una squadra di calcio. Ci penseranno il campo e il tempo a dirci se sarà stato una comparsata da collezione o un rinforzo funzionale alla causa. Ovviamente, al trequartista inglese servirà tanto allenamento per ritrovare forza, fiato e condizione. Ma fa effetto vederlo nel nostro campionato.
A proposito di ”trasferimenti che fanno un certo effetto”, ecco Kyle Walker e il suo passaggio al Milan. Uno dei terzini più forti dell’ultimo decennio vestirà la maglia rossonera almeno fino a giugno. L’inglese, tra le altre cose ex Tottenham come Dele Alli, lascia il Manchester City in prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro. Un colpo low cost che rinforza nettamente la catena di destra rossonera, completamente rivoluzionata: vedasi la cessione di Calabria al Bologna e le trattative serrate per cedere Emerson Royal (che non parte solo a causa dell’infortunio subito contro il Girona).
MANCHESTER, ENGLAND – AUGUST 31: Pep Guardiola speaks to Kyle Walker. (Photo by Laurence Griffiths/Getty Images)
Un’aggiunta di spessore, usato sicuro che garantisce esperienza e leadership ad una squadra che ha tremendamente bisogno di muscoli e di grinta. E poi, parliamo sempre di un campione d’Europa, mastino di Guardiola pluridecorato in maglia Citizens e volto di spicco della nazionale inglese. Insomma: acquisto top, a cifre contenute, arrivato senza quasi dar nell’occhio.
Tra i trasferimenti sicuramente più complessi da comprendere spicca su tutti il passaggio di Jhon Duran dall’Aston Villa all’Al-Nassr. La potenza saudita, ancora una volta, ha fatto centro, strappando al calcio europeo uno dei suoi migliori talenti. Il club saudita, dopo essere stato vicino a Boniface del Bayer Leverkusen, ha convinto i Villans con un’offerta irrinunciabile. 77 milioni nelle casse degli inglesi e 10 nelle tasche del classe 2003 che ha firmato fino al 2030.
BIRMINGHAM, ENGLAND – JANUARY 26: Jhon Duran of Villa. (Photo by Michael Regan/Getty Images)
Il colombiano, a lungo corteggiato dal PSG e sui taccuini di tante big, sceglie di lasciare la Premier e la Champions per approdare alla corte di Stefano Pioli, dove giocherà insieme a Cristiano Ronaldo. Decisione che potrebbe precludergli, in futuro, un ritorno nel calcio di vertice. Decisione che, ad oggi, si fatica a capire (da un punto di vista sportivo, chiaramente).
Non è finita qui la lista di trasferimenti inattesi. Partiamo con il colpo che non ti aspetti per eccellenza: Andrea Belotti sarà un nuovo giocatore del Benfica. Lascia il Como e la lotta salvezza per la Champions, con l’obiettivo di ritrovare gol e continuità di rendimento. Il palcoscenico è importante, ma sarà il ”gallo” (specialmente la sua ultima, debole, versione) in grado di reggerne il peso?
Un altro giocatore che lascia il nostro campionato per approdare all’estero è Patrick Dorgu. Corvino, ds del Lecce, aveva assicurato che sarebbe rimasto quantomeno fino a giugno, ma la proposta economica del Manchester United era troppo allettante per non essere accettata. I salentini completano così l’ennesima plusvalenza capolavoro: preso a 200 mila euro, il danese è stato rivenduto ai Red Devils per circa 40 milioni di euro.
ST GALLEN, SWITZERLAND – OCTOBER 15: Patrick Dorgu of Denmark. (Photo by Carsten Harz/Getty Images)
A proposito di United: la cura Amorim, che sul campo balbetta, non sembra guardare in faccia nessuno quantomeno dietro le quinte. In uscita, infatti, si segnalano le cessioni di Antony e Rashford, con il tempo divenuti zavorre tecniche ed economiche insostenibili a livello progettuale. Il primo, grande flop in relazione al prezzo del cartellino, passa al Betis Siviglia, mentre il secondo (cercato anche in Serie A) approda alla corte di Emery all’Aston Villa. Palcoscenici profondamente diversi rispetto all’Old Trafford.
Ultimo, non per importanza, l’addio improvviso e imprevisto di Joel Pohjanpalo, che lascia il Venezia e la Serie A per vestire la maglia del Palermo. In piena corsa-salvezza, il Doge finlandese simbolo della squadra e beniamino della folla decide di fare un passo indietro alquanto discutibile per tempistiche e modalità. I lagunari, adesso, dovranno cercare un nuovo punto di riferimento.