PianetaChampions
·19 juillet 2025
đïž De Gea: âAmo la Fiorentina e i suoi tifosi. Felice di essere rimastoâ

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·19 juillet 2025
Intervistato ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, David De Gea ha parlato della sua esperienza tra i pali della Fiorentina, soffermandosi anche su altri aneddoti sulla sua carriera:
âHo avuto offerte ed Ăš stata una scelta importante. Anzi, ringrazio la societĂ perchĂ© ha fatto uno sforzo per tenermi. Probabilmente Ăš uno dei miei ultimi contratti, vista lâetĂ . Sto bene qui, lo dicevo da tempo alla mia famiglia: âVoglio restare alla Fiorentinaâ. Amo il club, la gente, i tifosi⊠Ú come una grande famiglia, il centro sportivo poi Ăš fantastico. Sono felice a Firenzeâ.
âQuando sono arrivato in Inghilterra ero molto giovane. Non parlavo con nessuno. Ho visto due epoche: il rapporto tra calciatori Ăš lâaspetto che piĂč Ăš cambiato nel calcio. Ă una cosa⊠che mi pesa abbastanza. Quando ero un ragazzo, arrivavo nello spogliatoio e innanzitutto salutavo: se qualcuno mi parlava, rispondevo, altrimenti stavo zitto e ascoltavo i piĂč grandi, senza disturbare. Ora Ăš tutto diverso: i ragazzi praticamente non ti salutano neanche. Non câĂš piĂč il rispetto di prima, credo che si sia perso e sia un altro mondo, totalmente diverso. Negli ultimi anni, anche in Spagna, mi sono sentito fuori posto. Ne parlo spesso con Mata ed Herrera: siamo di unâaltra generazione. Mi pesa molto vedere i giovani ragazzi che non hanno ancora fatto niente nel calcio sentirsi di aver giĂ fatto tutto dopo una partita. Fatico a capire questa mentalitĂ â.
âPrima era molto piĂč difficile sentirsi giocatore. Anzi, era quasi impossibile trovare continuitĂ a 17 anni. Mi pesa questo cambio generazionale. Quando sono arrivato in Inghilterra ero molto giovane e anche timido: ora ho molta piĂč esperienza e alla Fiorentina sono praticamente tutti piĂč giovani di me. E quindi cerco di parlare con tutti e aiutarli in ciĂČ che posso, voglio essere un esempio dentro e fuori dal campo. Mi piacerebbe essere un modello per chi mi vede come un veteranoâ.
âI miei compagni di ruolo sono dei ragazzi splendidi. Hanno voglia di imparare, ti osservano, cercano sempre di migliorare. Sono davvero bravi. E quando vedo persone brave che vogliono imparare, mi piace aiutare e fare tutto il possibile affinchĂ© migliorino e stiano bene. Prima della partita contro il Lask in Conference League, avevo detto a Martinelli che se avesse fatto un clean sheet, li avrei portati tutti a cena. Tommy ci Ăš riuscito e dopo una settimana siamo usciti tutti insieme e ho offerto io. Loro hanno preso i frutti di mare, ma a me non piacciono moltoâ.
âIl rapporto con Kean Ăš molto buono. Quando sono arrivato, il mio italiano era pessimo e parlavamo in inglese. Ora sono migliorato e comunico con lui piĂč facilmente. Ha fatto una stagione ottima, ma adesso per me deve fare un altro anno buono, e poi un altro ancora e cosĂŹ via. Non basta un anno buono, deve proseguire cosĂŹ e dare continuitĂ a ciĂČ che ha fatto. Ha fatto numeri molto buoni, ma deve continuare cosĂŹ e dimostrare di poterlo fare nel tempoâ.
âIl ritorno in Nazionale non Ăš una cosa che mi toglie il sonno. Ho giocato abbastanza per la Spagna, sono stato parecchi anni in Nazionale e ho ricordi bellissimi. Io faccio del mio meglio, se il ct in qualche momento vorrĂ chiamarmi, io sono qui. Ma me la vivo tranquillamente, non Ăš qualcosa che mi uccide. Ho vissuto il mio periodo lĂŹ, giocando due Mondiali e due Europei. Ho fatto il meglio che potevo. Ora nella mia testa câĂš solo la Fiorentina: vogliamo fare un buon annoâ.