OneFootball
Tommaso Cherubini·11 mars 2025
In partnership with
Yahoo sportsOneFootball
Tommaso Cherubini·11 mars 2025
Si è conclusa anche la 28ª giornata di Serie A, altro snodo importante soprattutto per la vittoria dell'Atalanta che ha affossato la Juventus e si è ormai candidata allo Scudetto.
Inter e Napoli non hanno perso il passo, Roma e Bologna continuano la loro clamorosa rincorsa mentre in fondo alla classifica tra pareggi e sconfitte subite in rimonta non si è smosso quasi nulla.
Vediamo insieme il pagellone di questa giornata, come di consueto da 10 a 0.
Il voto più alto di giornata se lo merita l'Atalanta di Gasperini, che allo Stadium fa una super partita e spazza via la Juventus (mettendo ancora di più a rischio esonero Thiago Motta).
Uno show della Dea, che dopo i pareggi dubitativi con Cagliari e Venezia si riprende in maniera netta e non si nasconde più: a -3 dall'Inter, con queste prestazioni l'Atalanta può credere a uno scudetto che sarebbe qualcosa di oltre lo storico.
In Italia si sa, le big attraggono sempre la maggior parte dell'attenzione ma in questa stagione si sta parlando troppo poco del Bologna di Italiano e di come sia riuscito a raccogliere l'eredità lasciata da Thiago Motta e migliorare la squadra (nonostante importanti addii in estate).
La vittoria a Verona - in un campo difficile - vale molto, arrivata con abbastanza facilità a parte i minuti finali e l'ennesima gara da grande squadra. Il Bologna è vicinissimo al 4º posto e dopo 28 giornate, rispetto allo scorso anno, ha solo un punto meno. Lavoro da applausi di Italiano e della sua squadra.
Un bel voto se lo meritano anche le vittorie di Napoli e Roma, in due momenti diversi ma con un peso importante. La squadra di Conte ha dato un'ottima risposta in casa con la Fiorentina, in una gara dove aveva molte pressioni dato che non vinceva da ben 5 partite consecutive.
La Roma, invece, con Ranieri si trova in un momento magico: la vittoria in Europa League in mezzo a ben 5 successi di fila in campionato. L'1-0 contro l'Empoli, con una formazione sempre piena di seconde linee, trova un merito ulteriore: i giallorossi adesso si avvicinano addirittura al 4º posto e sognano in grande.
Anche in questo caso stesso voto per i successi di Inter e Milan anche se sono due vittorie particolarmente diverse. L'Inter ribalta il Monza, che doveva dare meno problemi, ma lo fa con quella voglia e quella gerarchia da grande squadra che - anche in una giornata in cui sembra che funzioni poco o nulla - riesce a rovesciare la situazione.
Il Milan, invece, è in uno stato di montagne russe continue: l'entusiasmo del Lecce aveva travolto la squadra di Conceiçao, ma che arrivata con le spalle al muro riesce a reagire e trovare un successo davvero importante, non tanto per la classifica ma per lo stato d'animo della squadra.
I pareggi di Genoa e Como sono due buoni - e ulteriori segnali - per due squadre che ormai navigano in acque tranquille verso la salvezza.
Il Grifone è stato cambiato totalmente da Vieira dopo una situazione davvero complessa con Gilardino, mentre il Como di Fabregas dimostra di essere grande squadra quando c'è da affrontare le big ma più immatura e sufficiente con avversari inferiori come contro il Venezia.
Anche l'Udinese ha conquistato un punto di grande valore sul terreno dell'Olimpico contro la Lazio. I friulani hanno offerto l'ennesima prestazione convincente della stagione e hanno consolidato il nono posto, a quattro lunghezze dal Milan e comunque subito a ridosso delle migliori otto squadre del campionato.
Altra squadra immischiata nella lotta salvezza è il Venezia, da cui di certo non ci aspettavamo potesse vincere a Como contro un'ottima squadra ma forse - a livello di prestazione - era lecito pensare a qualcosa di più.
Il rigore segnato da Gytkjaer allo scadere e il punto guadagnato non danno comunque segnali di ripresa: Di Francesco non vince dal 12 dicembre, ben 11 giornate di fila con 6 pareggi e 5 sconfitte. La scossa non arriva e la salvezza si allontana sempre di più.
La Lazio non ha saputo dar seguito alla vittoria in extremis in Europa League contro il Viktoria Plzen. Il pareggio per 1-1 in casa contro l'Udinese rappresenta un'occasione sprecata per risalire al quarto posto dopo la batosta rimediata dalla Juventus contro l'Atalanta.
Proprio perché il Genoa si trova da ormai settimane in una posizione di classifica tranquilla, l'occasione che si è fatto scappare il Cagliari venerdì sera è abbastanza grave.
La squadra di Nicola l'aveva sbloccata subito e bene, con un buon primo tempo, ma poi si è fatta riprendere in apertura di ripresa e ha anche rischiato di non vincerla. Una di quelle partite che lasciano l'amaro in bocca.
Un voto forse troppo severo per il Lecce di Giampaolo, che però stava assaporando una vittoria che avrebbe avuto un valore enorme in ottica di salvezza contro il Milan e poi è rimasto con nulla in mano.
La serata si era messa nei binari giusti con la doppietta di Krstovic e un entusiasmo che stava travolgendo i rossoneri, poi la sfortuna nell'autogol di Gallo e il brutto fallo di Baschirotto su Pulisic hanno sotterrato i pugliesi. Una sconfitta pesante per come è maturata contro un Milan, di certo, non irresistibile e con tanti problemi.
Montipò avrà sulla coscienza il 2-0 subito da Cambiaghi, perché il raddoppio del Bologna è arrivato proprio nel momento migliore nella partita del Verona.
La squadra di Zanetti se vuole centrare l'obiettivo salvezza non può permettersi errori individuali così gravi, come quello del portiere e l'espulsione sciocca per doppio giallo del centrale Valentini.
Stiamo arrivando al giro di boa, mancano 10 giornate alla fine del campionato e ogni punto pesa ancora di più. Proprio per questo motivo la prestazione - ma in generale la crisi - dell'Empoli merita uno dei voti più bassi di giornata.
La squadra di D'Aversa non vince da 3 mesi (8 dicembre contro il Verona), da quel momento addirittura 13 partite con solo 3 pareggi e ben 10 sconfitte, solo mascherate dal passaggio del turno in Coppa Italia. Contro una Roma imbottita di seconde linee l'Empoli doveva azzannare la partita e non lo ha fatto. Altra sconfitta, prestazione molto grigia (solo 0.11 xG prodotti) e toscani che rimangono al terz'ultimo posto. Situazione preoccupante.
Il voto peggiore di giornata se lo merita la Juventus, uno 0 come i gol fatti contro un'Atalanta superiore e che ha ridimensionato - se ancora ce ne fosse bisogno - il progetto di Thiago Motta.
Gara senza storia e una sconfitta così pesante che non arrivava in campionato dal 1967, quando i bianconeri persero in casa un derby 0-4 contro il Torino. La Juve sembrava in risalita, ma ora cala a picco di nuovo: siamo nelle settimane decisive per capire se il ciclo con Motta può arrivare già a una conclusione anticipata.
📸 ISABELLA BONOTTO - AFP or licensors