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·26 août 2025
Cotte – Evan Ferguson

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·26 août 2025
Cotte è la rubrica che in 90′ si prende delle stese mica da ridere per poi ritrattare in tempi brevissimi ritorna in grande stile. Ci trovate per bene qui su Instagram.
“Grazie Roma”. Non è solo l’inno di Venditti, ma ciò che tutti gli appassionati come noi hanno pensato dopo aver visto all’opera un attaccante irlandese nato nel 2004. Grazie Roma per aver portato in Italia Evan Ferguson. Perché in 74’ ci siamo resi conto di quanto al nostro campionato fosse mancato un 9 con il bagaglio tecnico di un fantasista e l’eleganza di altri tempi.
Formidabile nel gioco spalle alla porta, per capacità di legame del gioco e qualità nello smistamento del pallone ha ricordato un certo Gonzalo Higuaín: la prima punta che si stacca per venire incontro, vanifica la marcatura del difendente (che non lo anticipa mai) e cambia gioco con il contagiri sull’esterno o lavora di sponda a favorire l’inserimento dei compagni.
I giallorossi si sono appoggiati con frequenza su di lui per risalire il campo contro il pressing del Bologna: Evan ha ripulito tutti i palloni ricevuti con la solita classe intrinseca ad ogni sua giocata, e ha saputo fare reparto da solo dimostrando una buona autonomia nella creazione delle occasioni. Avrebbe messo a referto il suo primo assist in Serie A, ma Koné non è riuscito a rimanere lucido sul cross illuminante offertogli dall’irlandese.
Non è ancora stato messo nelle condizioni di essere determinante sotto porta, ma per la naturalezza con cui si è inserito nelle rotazioni offensive della squadra, per la disponibilità al dialogo con i compagni e per la qualità che ha saputo imprimere nell’ultimo terzo di campo, le occasioni fioccheranno. Ci sono pochi dubbi: se sta bene, la Roma ha tra le mani un potenziale craque. Pane per i denti del Gasp, che questi giocatori riesce a farli rendere come nessun altro.