AreaFanta
·23 janvier 2025
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Lâallenatore del Napoli Antonio Conte ha presentato in conferenza stampa il match contro la Juventus in programma sabato allo stadio Maradona.
Ecco le parole, riprese da TMW:
14 anni fa arrivĂČ alla Juve. Eâ migliore il Conte di oggi? âIo arrivai nel 91âČ. Da allenatore? SĂŹ, 14 anni, vabbÚ gran parte della mia vita calcistica lâho trascorsa lĂŹ ed Ăš stata una grandissima esperienza, un grande insegnamento sotto tutti i punti di vista. Io cerco di essere migliore non solo rispetto a quegli anni, ma anche rispetto a 24 ore fa, abbiamo il dovere di migliorarci ogni giorno, rispetto a ieri, due mesi fa⊠mi sento molto piĂč completo, ho anche 55 anni, esperienze importanti anche allâestero, da Ct, club importanti, Ăš inevitabile che nel tuo percorso fai tesoro e se vuoi restare in scia devi sempre studiare, avere unâevoluzione rispetto a ieri, rispetto alla psicologia per gestire il gruppo, i rapporti umani con le persone del club, dirigenti, presidenti, non ti devi mai sentire appagato e cercare sempre lâeccellenza. La grande passione mi porta a farlo perchĂ© brucia energieâ.
Ha sempre detto che il Napoli doveva dare fastidio, ma cosa manca per dare piĂč del fastidio? âServe fare il percorso, continuare quello che abbiamo iniziato, non possiamo pensare che siamo giĂ alla fine dopo 6 mesi, significa non dare il reale valore al tempo, al lavoro. Bisogna aspettare e proseguire questo percorso sperando che sia piĂč lungo possibile, significa lavorare insieme per piĂč tempo. Cosa manca? Mancano delle cose, non sto qui a sottolineare, siamo allâinizio. Anche finora siamo andati spediti, non ti puoi alzare dallâoggi al domani e dire che sei pronto a vincere. Detto questo, lavoriamo per ottimizzare tutto e tirare fuori il meglio. SarĂ per lâesperienza che ho, ma voglio andare sempre cauto perchĂ© so che abbiamo bisogno di altre step. Poi ognuno puĂČ dire ciĂČ che vuole, ma sono soggettive, io da dentro so che servono step importanti per dire ci siamoâ.
+12 sulla Juventus dallâandata, cioĂš in 16 partite e +13 totali. Demeriti della Juve che non decolla o meriti del Napoli? âLa Juventus Ăš imbattuta da 21 partite, nessuna squadra Ăš riuscita a batterla, quindi tutti questi demeriti non ci sono. Molti pareggi potevano essere delle vittorie e si Ăš creato questo distacco, non dimentichiamo che lâanno scorso siamo arrivati a 18-20 punti dalla Juventus, ci dimentichiamo i distacchi rispetto a Juve, Milan e Atalanta. Ogni tanto ricordiamolo, Ăš importante. Il gap rispetto allâanno scorso oggi ce lo siamo dimenticati tuttiâ.
Non ci aspettavamo Conte al megafono. âPuntualizziamo. Io non ho preso il megafano, mi Ăš stato dato. Qualcuno puĂČ credere che fosse nella valigia. Mi Ăš stato dato per dire due parole, siccome al giorno dâoggi ringraziare Ăš sempre piĂč difficile. Eâ difficile sentirlo, ma Ăš il minimo che potessi fare per me e la squadra ringraziare i tifosi che prima e dopo il viaggio a Bergamo si sono riversati in questa maniera incredibile. Mi Ăš stato chiesto perchĂ©, sinceramente, saremmo ancora a Capodichino se io non avessi detto qualcosa. Sono situazioni che ti fanno percepire dove sei, che passione câĂš, come viene vissuto il calcio e sono sicuramente delle cose che ti porterai sempre, a prescindere, nella tua vita. Stiam parlando di una partita, la seconda di ritorno, quindi ringrazio ancora a nome anche dei calciatori tutta quella gente che ha sacrificato il proprio tempo per salutarci. Mi sono sentito in dovere di ringraziare chi fa sacrifici per il Napoliâ.
Lei ha giocato Napoli-Juve da avversario, ha avuto la percezione che qui non Ăš una gara normale? âIo ho percepito pure che Napoli-Atalanta non era normale, Napoli-Verona, Napoli-Roma non era normale (ride, ndr), sto percependo che non dico che lottiamo contro tutti ogni partita⊠(ride, ndr), ma non câĂš proprio una in particolare ma dobbiamo considerare ogni gara come la partita per i tre punti. Sono partite che servono anche per lâautostima, a che punto siamo, come a Bergamo, sapendo che sono ad altissimo indice di difficoltĂ e bisogna tenerlo bene a mente e la Juve Ăš un osso duro, nessuno lâha battutaâ.
Che idea ha della Juve? Esistono squadre imbattibili? âNon esistono, prima o poi devi perdere, in generale, la sconfitta fa parte della vita. Eâ una squadra quadrata, ha giocatori forti, lâanno scorso sono arrivati con molti punti davanti, hanno fatto un ottimo mercato, fanno la Champions, sono un top club, come le milanesi, devi avere sempre grande rispetto, dietro câĂš una storia importante e ogni anno partono per vincere, lĂŹ non puoi nasconderti, lâobiettivo Ăš sempre uno, vincereâ.
Quanto il mercato di gennaio puĂČ accelerare il tempo del suo percorso? âOgni finestra ti puĂČ migliorare, se non sarĂ adesso o a giugno dovrai farlo perchĂ© vogliamo tornare in Europa e oggi come rosa dobbiamo sicuramente nellâeventualitĂ , ma senza mettere le mani, affrontare il discorso. Vale per tutte le squadre, ogni finestra se fatta nella giusta maniera ti rinforza per il presente e per il futuro. Il mercato fatto in estate mica sarĂ solo per il presente, anche per il futuro, ci sono giocatori che potranno stare qui tanti anni, mettere cosĂŹ delle basi e poi aggiungere dei pezzi. CiĂČ che abbiamo fatto questâestate⊠siamo stati bravi e fortunati, non Ăš mai semplice non sbagliarne neanche uno. Basta guardare il mercato di due anni fa, spendendo 100mln, il presidente lo rimarca sempre, alla fine tutti sono andati via in prestito. Eâ importante spendere i soldi, ma nella giusta maniera e non buttarli. A casa mia si Ăš sempre dato valore al denaroâ.
Meglio i rinforzi adesso o a giugno? âIo parlavo di ogni sessione di mercato, in generale, per migliorarsi. Poi sullâopportunitĂ Ăš giusto che il club lo decida. Io sono venuto qui per dare una mano in un momento di difficoltĂ al presidente ed alla sua famiglia, non mi metterĂČ a fare nulla di particolare, bisogna essere costruttivi. Le cose sono molto chiare e le ho dette anche in precedenze, abbiamo un gruppo di ragazzi di cui sono contento, con questi ragazzi possono andare in guerra, se arriverĂ qualcuno che ci puĂČ dare una mano a migliorare ben venga, altrimenti se non viene nessuno ce ne faremo una ragione lavoreremo, staremo zitti, ma in futuro sicuramente la rosa va rafforzata in maniera importante. Se rientreremo in Europa, oggi siamo pochiâ.
Come sta Buongiorno? âHa iniziato questa settimana a lavorare con noi, Ăš come se dovesse fare una preparazione fisica. Ha perso un poâ di massa muscolare, stiamo cercando di rimetterlo in pista. Eâ molto importante avere il feedback del calciatore, non mi Ăš mai piaciuto spingere i calciatori, forzarli, ho avuto anche io tanti infortuni e so che lâinfortunio deve essere auto-gestito anche mentalmente e si deve sentire pronto. Stiamo allenando Alessandro, Ăš in gruppo con delle cautele, non so adesso, Ăš molto soggettiva. Lo ascolteremo e non forzeremo mai, nel momento in cui mi dirĂ sono pronto lui tornerĂ â.