PianetaChampions
·13 juin 2025
đ„ Conte: âNon avevo accordi con la Juve. DĂ fastidio che molti marciano dietro la mia personaâ

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·13 juin 2025
Lâallenatore del Napoli, Antonio Conte, Ú intervenuto a Federico Buffa Talks di Sky Sport. Ecco le sue parole riportate da calciomercato.com:
LâANNO SABBATICO E IL SUBBUTEO â âĂ stato per me importante, fondamentale, lâanno prima in cui praticamente io dopo il Tottenham non ho allenato e sono rimasto a casa. Mi sono messo a studiare veramente tanto anche col mio Subbuteo. CâĂš sempre il Subbuteo. A casa mia câĂš sempre. CioĂš, a casa câĂš il campetto, quindi io tante situazioni poi le rivedo, riportandole sul Subbuteo, sia la fase offensiva, che la fase difensiva. Anche al campo di allenamentoâ.
IL NAPOLI â âHo ho firmato un contratto di tre anni con il Napoli. Lâobiettivo qual era? Quello che ho sempre detto: di costruire delle basi solide e non delle basi dove alla fine, alla prima situazione, potessero sgretolarsi. Il primo step ci siamo messi come obiettivo il ritorno in Europa, neanche la Champions League. Poi il fatto che noi siamo arrivati alla vittoria del campionato, nella mia testa e nella mia visione, nel mio progetto non Ăš cambiato assolutamente nienteâ.
LA JUVENTUS â âQuello che mi Ăš dispiaciuto Ăš che su una possibilitĂ di un eventuale divorzio tra me e il Napoli, a un mese o un mese e mezzo dalla fine del campionato si sia giĂ iniziato a parlare, si sia parlato di me alla Juventus. Assolutamente io non avevo nessun accordo con la Juventus e ho rifiutato categoricamente. Solo gli stupidi possono andare dietro a queste cose. Detto questo, per me la Juventus Ăš, era e sarĂ sempre la Juventus, Ăš chiaro? Quindi nessuno, come ho detto, anche col Lecce, potrĂ mai inficiare il mio sentimento nei confronti di questo Club⊠della mia storia. Dove sono cresciuto, capisci? Mi dĂ fastidio perchĂ© tante volte anche dietro il mio e la mia persona⊠Dietro il mio personaggio tanti ci marciano, tanti comunque sono degli avvoltoi, perchĂ© comunque mi rendo conto che il nome mio Ăš diverso rispetto a tanti. Mi ricordo benissimo anche questâanno alla presentazione del Napoli, noi siamo lĂŹ in piazzetta e a un certo punto i tifosi del Napoli iniziano a chiedermi di saltare con loro: âChi non salta juventino Ăšâ. Io stoppo tutti e dico: âFermiamoci un attimo. Non mi potete chiedere ciĂČ che non potrĂČ mai fareâ.
LA CARRIERA â âCome ho sempre ribadito, ho vinto tanto, da calciatore e anche da allenatore, ma ho perso anche tanto. E credetemi, le sconfitte che io ho avuto sono state sconfitte importanti. PerchĂ© perdere tre Champions League, una finale di Coppa del Mondo o una finale dei Campionati Europei allâultimo minuto â e al Golden Goal â o altre finali di Uefa o di Coppa Italia o scudetti persi allâultima giornata, sono cicatrici profonde che tu comunque ti porti. Ecco perchĂ© a volte io tiro fuori una cattiveria che puĂČ far paura, a volte un pochettino timore e cerco in tutti i modi di vincere, di vincere e celebrare la vittoria. Ecco, cosa che io in passato tante volte non ho fatto e mi sono pentito di questoâ.
NAPOLI â âSĂŹ a Napoli me la sono goduta. Me la sono goduta perchĂ©, ripeto, si fa tanto per arrivare al traguardo e vincere. Una volta che tu arrivi al traguardo te la devi godere, altrimenti non ha senso. CioĂš non ha senso fare il percorso e non ha senso fare tutti quei sacrificiâ.