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·28 mai 2025

Comolli si dimette da presidente del Tolosa: lo aspetta la Juventus

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Il presidente del Tolosa Damien Comolli, società di proprietà del fondo USA RedBird che controlla anche il Milan, lascia il club francese dopo cinque anni e il suo nome prende sempre più quota in vista di un passaggio alla Juventus.

Come riporta il quotidiano francese L’Equipe, Comolli ha annunciato quest’oggi le proprie dimissioni ai dipendenti. In carica dal 2020, anno in cui il club è stato acquistato dal fondo di Gerry Cardinale, Comolli è stato una figura chiave nella promozione in Ligue 1 nel 2022 e nella vittoria della Coppa di Francia nel 2023.


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In una mail interna inviata a tutte le componenti del club, il dirigente 53enne ha scritto: «Probabilmente è la lettera più difficile che abbia mai scritto nella mia carriera. Una decisione che mi spezza il cuore». Inoltre, Comolli ha descritto il Tolosa come il club con cui ha lavorato con maggiore piacere.

Ora prende sempre più quota un passaggio di Comolli alla Juventus, in vista di una nuova stagione che vedrà molti cambiamenti nella società bianconera dopo un’annata abbastanza deludente, nonostante il piazzamento alla prossima Champions League, sotto la guida sportiva di Cristiano Giuntoli.

Comolli sarebbe stato individuato dal management bianconero, in cui Giorgio Chiellini avrà un peso specifico maggiore anche per quanto riguarda le scelte sportive, come un uomo di calcio a 360 gradi, visto che il suo curriculum parte dalla carriera da ex calciatore, passando per allenatore, responsabile degli osservatori, direttore sportivo e infine presidente. Ruoli ricoperti tra Francia, Inghilterra (Arsenal, Liverpool e Tottenham) e Turchia (Fenerbahçe).

Curiosamente, il nome di Comolli e quello della Juventus si erano già incrociati in passato, quando il dirigente francese aveva lanciato più di un frecciata, se non addirittura una serie di accuse, verso il club bianconero che in quegli anni era ancora guidato da Andrea Agnelli (ex presidente dimissionario a fine 2022 a seguito del caso plusvalenze e manovre stipendi).

L’accusa più grave, relativa all’elevato numero di prestiti in essere da parte dei bianconeri, fu lanciata dal dirigente francese in un’intervista al quotidiano Le Monde: «Non si tratta di trading ma di semplice e chiara speculazione finanziaria. La Juventus ha circa 120 giocatori sotto contratto ma a disposizione in rosa ne tiene 25 al massimo. Perché ne preferisce gestire così tanti? Sono entrate aggiuntive grazie alla vendita di giocatori che non hanno intenzione di utilizzare in prima squadra. In pratica li compra per un milione e li rivende per cinque. Anche altri club lo fanno, ma non c’è correttezza nei confronti delle persone», disse Comolli.

Vista la trasversalità della sua esperienza, il nuovo innesto potrebbe sovrapporsi — almeno in parte — sia alle competenze attuali dell’amministratore delegato Maurizio Scanavino, sia a quelle del direttore tecnico Cristiano Giuntoli. Novità arriveranno a breve, e appena l’innesto diventerà ufficiale si capirà come e quanto cambierà la testa della Juventus.

In questo momento, la proprietà è impegnata nel sistemare anche altri importanti tasselli della galassia Exor, per cui potrebbe servire ancora un po’ di pazienza prima di mettere a fuoco la prossima Juventus.

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