DirettaCalcioMercato
·22 juillet 2025
Como, Fabregas: “Baturina e Paz possono giocare insieme. Messi? Mai dire mai”

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·22 juillet 2025
L’allenatore del Como Cesc Fabregas ha parlato in conferenza stampa prima della sfida della sua squadra contro l’Al-Ahli.
Il Como si appresta ad affrontare l’Al-Ahli in un match che vale come prima partita della Como Cup, il quadrangolare che quest’anno vedrà tra le sue protagoniste, oltre ai padroni di casa e alla squadra araba, anche Ajax e Celtic. L’allenatore spagnolo ha toccato diversi punti nella sua conferenza, tra cui l’impiego di Baturina e Nico Paz insieme, l’acquisto di Morata, le condizioni di Cutrone e la suggestione Messi, intravisto nella città lombarda. Di seguito le sue parole.
Sul match: “Io non credo tantissimo in questo tipo di amichevoli, non mi sono mai piaciute, penso che non si impari niente. La forma fisica possiamo prenderla facendo partita tra di noi, piuttosto che in partita. Fisicamente e mentalmente e nemmeno tecnicamente. Proviamo sempre a fare partite di tantissima qualità perché noi dobbiamo essere al massimo livello per vincere. Tutte queste sono top. Il Lille ha vinto contro l’Atletico Madrid, giocheranno ancora in Europa quest’anno, l’allenatore forte. Questo dà di più perché ti fa andare sempre al limite. Penso fosse un test molto importante e trovare il livello che io come allenatore e tutto lo staff si aspettava. Sarà un anno duro, dobbiamo crescere tanto”.
Sul mercato in entrata: “Penso che stiamo cercando difensori specifici, per come vogliamo difendere e attaccare. Vogliamo portare un tipo di giocatore, però penso che la società abbia fatto un lavoro incredibile e abbiamo già fatto il 90% del mercato. Stiamo lavorando con tanti ragazzi che saranno importanti l’anno prossimo. Abbiamo cominciato a gennaio a lavorare per questo mercato. Manca poco, qualcosa di importante, però sono molto contento. Siamo in tanti, non è bellissimo però, oggi eravamo 34 contando i 4 portieri e la gente della Primavera. Però si sta lavorando molto bene”.
Sull’impiego di Baturina e Paz insieme: “Tutti possono farlo. Sono di altissima qualità, molto giovani, sembra già che giochino insieme da una vita. Il buon giocatore lavora, si intende, però c’è un lavoro da fare tatticamente. Sì, possono giocare insieme. Vediamo le dinamiche. Poi tutti dobbiamo essere buoni difensori, esterni, trequartisti e attaccanti”.
Sulla permanenza a Como: “Sono molto contento qua, dal primo giorno, sempre detto alla società e io penso che sono molto sincero. Ho ascoltato gente, ma non solo per andare. Sono un ragazzo di calcio, cosa succede nel futuro, come lavorano le altre squadre… io sono molto curioso e sincero. Non ho mai avuto dubbi, sono molto attaccato al presidente e a Ludi.
Ho firmato un contratto di quattro anni e non si fa se non si crede in un progetto solido. Le parole le portano il vento, quello che fa di più è il lavoro e la costanza. Entrando qui ogni giorno alle 7 del mattino e via alle 23. Vogliamo portare la squadra più in alto possibile, è la cosa più importante. Quello che è successo non importa, non si finisce mai. Io devo essere tranquillo con la mia vita. C’è sincerità con la società, molta lealtà poi alla gente del Como”.
Su Morata: “Vediamo. Non mi piace parlare di una cosa al 100% fatta”.
Sulle condizioni di Fadera: “Niente di grave, una piccola cosa al flessore. Domani non c’è per giocare però sta bene”.
Su Cutrone: “Si sta allenando come un animale, sempre con il sorriso, con una voglia molto interessante, come sempre lui ha fatto ma con una faccia diversa. Fisicamente sta bene. Come con Iovine e Gabrielloni, deve decidere lui. Se è pronto e gioca con questa positività, se continua a fare la differenza io non ho nessun problema. Per me sarebbe un piacere enorme. Per me come allenatore e per i tifosi. Lo spogliatoio è la cosa più importante, poi si può perdere o vincere. Deve dimostrare e competere, e divertirsi. Voglio 22 giocatori che si mangino il campo. Adesso chi non è pronto… dobbiamo avere la capacità di lavorare in competizione. Poi sarà ingiusto perché tutti e due sono là, dobbiamo fare la differenza in panchina. Venti giocatori di qualità simile per tutti i novanta minuti”.
Sulla suggestione Messi: “Mai dire mai, è stato a casa mia in vacanza. Ha fatto un viaggio per vedere amici, noi siamo amici, anche le mogli e i figli. Come diceva Ludi dopo la partita non potremo dire che Messi non ha mai giocato al Como visti i figli. Però lui è in America”.