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·8 septembre 2024

đŸ’„ Commisso: “In Italia vince chi ha i debiti e non li invidio. La Juventus
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Il Presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha rilasciato un’intervista sulle colonne dell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport in cui ha parlato del calcio italiano e del suo sistema. Di seguito le sue parole:

INVIDIA PER CLUB CHE HANNO VINTO – “No, perchĂ© certe vittorie sono arrivate grazie a situazioni debitorie assurde che hanno portato i club quasi alla bancarotta e poi nelle mani di Fondi per la mancata restituzione da parte delle proprietĂ  dei prestiti ricevuti. E io mi chiedo ancora se chi ha vinto in certi anni poteva essere iscritto al campionato
 Stavo per comprare il Milan poi Ăš finito a mister Li e sapete come Ăš finita. E Zhang? Non si sa piĂč dov’ù
 Anche lui costretto a lasciare l’Inter, indebitata col Fondo Oaktree. Poi c’ù il caso Juve: da Ronaldo in poi Exor in cinque anni ha dovuto mettere 900 milioni di euro per sistemare i bilanci, nonostante i ricavi annuali fossero superiori a 450 milioni, piĂč del triplo di quelli della Fiorentina. Dei club a cui possiamo paragonarci, per dimensione e ricavi, solo l’Atalanta ha fatto meglio di noi come risultati, ma il loro progetto, compreso di infrastrutture, Ăš partito prima. Le altre no, non posso invidiarle”.


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I MIGLIORAMENTI NEL CALCIO ITALIANO – “La fiducia c’ù sempre, ma non ho visto miglioramenti in nessuno degli aspetti che lei ha citato, a partire dal rispetto delle regole. La Juventus ha subito una penalizzazione per irregolarità, ma Milan e Inter hanno continuato a spendere nonostante centinaia di milioni di debiti e non sono state mai penalizzate per questo. Non si ù voluto intervenire. Questi club, a partire dalla Juve, volevano aggiustare i bilanci con i soldi della Super Lega a scapito dei tornei nazionali. Per fortuna quel progetto ù fallito ed il calcio si ù salvato”.

IL SISTEMA – “Io credo che questo immobilismo sia una malattia italiana. Dobbiamo mettere il calcio in protezione, facendo rispettare le regole e percorrendo nuove strade, ma in Italia non si riesce mai a farlo”.

LE PROPRIETÀ STRANIERE – “Non si riesce a cambiare il sistema per ottenere piĂč risorse e garantire un equilibrio tra entrate e uscite. Chi investe nel calcio italiano oggi deve continuamente ripianare e mettere altri soldi: un pozzo senza fondo. Io nel secondo triennio della mia presidenza ho messo gli stessi soldi del primo triennio
 I Friedkin credo abbiano investito nella Roma giĂ  quasi un miliardo. Sa la veritĂ ? L’unico momento in cui le proprietĂ  potranno rientrare delle spese sostenute Ăš quando rivenderanno il club, se non sono andate in bancarotta prima. PerchĂ© nel club, finchĂ© ce l’hanno, continueranno a mettere soldi su soldi”.

LA JUVENTUS – “Beh se Ăš l’unica squadra che si fa avanti con i soldi, che devo fare
 (ride, nda). Abbiamo fatto un grande affare con Vlahovic, il piĂč importante nei miei cinque anni. E guardi Chiesa: ho letto che Ăš andato al Liverpool per 12 milioni. Noi lo abbiamo venduto per quasi 60
 Chi ha fatto l’affare, gli altri o Rocco?”.

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