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·3 mai 2025

😒 Chivu: “Si puĂČ migliorare non avendo il braccino. Man va aiutato”

Image de l'article :😒 Chivu: “Si puĂČ migliorare non avendo il braccino. Man va aiutato”

Cristian Chivu, dopo la sconfitta per 1-0 rimediata dal Parma al Tardini contro il Como, si Ăš sottoposto alle domande dei giornalisti in conferenza. Riprendiamo la sua analisi da TMW:

Sconfitta – “Non sappiamo se la sconfitta ci porterà via convinzione. Non dovrà succedere, la squadra ù viva, ha lottato, ha cercato di tener botta contro un Como che ha palleggiato. Nel primo tempo siamo rimasti compatti, potevamo far meglio nel palleggio ma qualche occasione la abbiamo creata. Abbiamo preso una traversa nella ripresa, creato occasioni, poi abbiamo subito gol. Mi ù piaciuta la reazione della squadra, abbiamo cercato di pareggiarla e avuto occasioni per farlo. Bisogna accettare la sconfitta e fare i complimenti all’avversario, il calcio ù questo“.


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Preparazione – “Non abbiamo avuto fiammate nemmeno noi, c’ù mancata un po’ di cattiveria nel pressare il portatore di palla. Abbiamo perso tanti contrasti e tanti duelli, la palla Ăš sempre rimasta a loro. Nella ripresa abbiamo messo qualcosa in piĂč, abbiamo creato ed eravamo pronti a sopperire a ogni difficoltĂ  che potevamo incontrare. Abbiamo retto bene il centro del capo, purtroppo non siamo stati lucidi a gestire meglio le situazioni sotto porta ma non ho nulla da rimproverare ai ragazzi. Sono mesi che fanno di tutto per raggiungere l’avversario, nonostante gli infortuni e nonostante il cambio modulo. Danno sempre l’anima per raggiungere il risultato, poi si piĂČ vincere o perdere, l’importante Ăš mantenere la convinzione. Ci aspettano tre gare altrettanto importanti a partire da Empoli“.

Man – “Man Ăš un ragazzo che va aiutato dal punto di vista mentale, non vive un momento facile, ma non lo Ăš per nessuno in una situazione del genere. Come squadra non abbiamo nulla da rimproverargli, vediamo il suo atteggiamento in allenamento e fuori dal campo, se qualche problema c’ù stato all’inizio, lui poi ha capito e si Ăš calato nel gruppo. Sappiamo quanto Ăš importante, la sua qualitĂ  puĂČ fare la differenza in questa squadra, anche oggi lo ha fatto vedere. Non era semplice fare quello che ha fatto in questa situazione, vero che non ha segnato, ma ha dato quello che uno come lui puĂČ dare al Parma o anche in squadre piĂč blasonate. Lo difenderĂČ alla morte, non perchĂ© siamo connazionali, ma perchĂ© ha tanta qualitĂ  e a questa squadra serve, soprattutto in questo momento della stagione. Mi ha fatto piacere vedere i suoi compagni che lo hanno abbracciato e sono andati sotto la Curva, ho visto una bella reazione della Nord. Abbiamo bisogno di Man come di tutti gli altri per raggiunger l’obiettivo“.

Aspetto mentale – “Se due mesi fa non siamo caduti in depressione, significa che abbiamo raggiunto un livello di applicazione che qualcuno puĂČ anche invidiarci. Questa era la prima cosa da portare nella mente di questi ragazzi e salvaguardare. Qualcuno si Ăš messo a disposizione con qualche acciacco, anche oggi due tre titolari non erano al massimo. Si son messi a disposizione della squadra, per portare a casa qualcosa di importante. Purtroppo non Ăš andata bene, si lavorerĂ  duro in vista della prossima”.

Quali motivazioni dietro il cambio di Hainaut?“Non ne aveva piĂč, ma in panchina non avevo un quinto. L’unico poteva esser Camara, a volte poi quello che accade attorno alla squadra influisce, anche la decisione dell’allenatore. Nella mia testa volevo metter Man, ma non sapevo come avrebbe reagito il pubblico e non volevo metter a rischio la convinzione del gruppo. Se lo stadio fischia Man incide sulla squadra, ma il pubblico Ăš stato meraviglioso, non mi fidavo. L’ambiente condiziona le scelte, si va avanti, si guarda a cosa si Ăš fatto e guarderemo la prossima. Benedyczak Ăš una mezzapunta, non Ăš un esterno, poi noi stiamo giocando con i quinti e non puĂČ farlo. PuĂČ fare la punta o la mezzapunta, l’ho visto bene in settimana, speravo avesse il colpo. Veniva da un brutto infortunio, anche lui si Ăš messo a disposizione del gruppo, ci ha fatto piacere a noi e alla squadra vederlo a servizio della squadra“.

Episodi – “Non parlo mai di questi episodi, non l’ho visto. La mia preoccupazione Ăš come gioca la squadra e come far punti, non sta a me giudicare questi episodi. Gli arbitri hanno anche il VAR, se non lo hanno dato non c’erano i presupposti. Potremmo venire a piangere qui in conferenza, ma non lo farĂČ mai, vado avanti a testa alta verso il destino, pensando al mio lavoro. Penso a quello che posso controllare: la squadra, il gioco e le scelte che faccio. Nel calcio 1+1 non fa 2“.

Miglioramenti – “Si puĂČ migliorare non avendo il braccino. Non Ăš semplice giocare certe partite, possono cambiare una stagione. Bisogna avere convinzione per vincere i contrasti, li abbiamo vinti solo quando eravamo troppo bassi, invece quando pressavamo erano loro a vincere le mezze palle. Volevo recuperare palloni in avanti, nel secondo tempo lo abbiamo fatto. Poi non Ăš semplice farlo contro il Como, hanno qualitĂ  per venire fuori e sembra a volte che ti prendano per il culo. Loro sono bravi a fare questo. Noi perĂČ eravamo preparati e nel secondo tempo siamo andati con piĂč convinzione a recuperare palla e prendere il palleggio. I ragazzi hanno cercato di dare il massimo ed Ăš quello che chiediamo sempre: Dare il massimo di quello che si ha. Voglio che se uno ha il 70% dia il 71%, qualcosina in piĂč, anche oggi lo hanno fatto e dobbiamo solo ringraziarli“.

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