Capello: «Scambi tra Juve e Roma? Mi aspetto QUESTO. Faccio un nome che non darei MAI ai giallorossi» | OneFootball

Capello: «Scambi tra Juve e Roma? Mi aspetto QUESTO. Faccio un nome che non darei MAI ai giallorossi» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Juventusnews24

Juventusnews24

·7 juillet 2024

Capello: «Scambi tra Juve e Roma? Mi aspetto QUESTO. Faccio un nome che non darei MAI ai giallorossi»

Image de l'article :Capello: «Scambi tra Juve e Roma? Mi aspetto QUESTO. Faccio un nome che non darei MAI ai giallorossi»

Fabio Capello parla così dei possibili scambi sul mercato tra Juve e Roma: ecco le dichiarazioni del doppio ex

Fabio Capello, alla Gazzetta dello Sport, parla così dei possibili scambi tra Juve e Roma sul mercato.

LE PAROLE – «Passare dalla Roma alla Juventus è più complicato a livello di aspettative. A Torino vincere è vissuto come un fatto normale. A Roma è cresciuta negli anni la pressione, soprattutto quella delle radio: si passa dall’esaltazione alla depressione molto velocemente in base ai risultati. I migliori colpi Boniek e Emerson. Zibì si trasferì dalla Juve alla Roma nel 1985. Il Puma mi seguì a Torino nell’estate 2004: grande centrocampista, era il mio punto di riferimento in campo. Emerson aveva una straordinaria personalità, era difficile da superare. Mi sarei stupito di vedere Del Piero alla Roma o Totti alla Juve… Qualsiasi altro scambio non mi sorprenderebbe, anche perché i tempi sono cambiati e si accetta più facilmente tutto all’esterno. Sono convinto che Abraham abbia le potenzialità per dare qualcosa in più. Può essere una buona idea, ma dipende da come Thiago Motta vorrà gestire Vlahovic e in generale l’attacco. I rinforzi vanno concordati con l’allenatore. Chiesa lo vedrei bene in qualsiasi squadra, è un giocatore che ha cambio di ritmo, uno contro uno e salta l’uomo. Io prediligo i giocatori di qualità e inventiva. E prima di rinunciare a uno come Soulé ci penserei bene. Ma in ogni caso, eviterei di darlo alla Roma o comunque a una squadra italiana. Lo dico perché ci sono passato con Edgar Davids quando allenavo il Milan… Davids non ingranava al Milan, ma che fosse un grande centrocampista era chiaro e lo sapevamo tutti. Proprio per questo volevamo cederlo all’estero e non in Italia. Ma alla fine Davids è andato alla Juventus, ha fatto la differenza e così il rimpianto è stato doppio».

À propos de Publisher