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·20 janvier 2025
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Bari-Brescia è stata la partita della rinascita per Nicola Bellomo: il fantasista biancorosso, dopo un’estate travagliata a causa di una falsa accusa di calcioscommesse, è tornato titolare per la prima volta da aprile 2024, ed ha coronato la prestazione addirittura con una rete, che per lui mancava da un anno.
Il classe 1991, intervenuto a RadioBari, ha commentato la prestazione offerta e ha fatto un punto sulla situazione dei Galletti in Serie B. Di seguito le dichiarazioni integrali, riprese da PianetaBari.com.
MOMENTO E GOL – “Mi ero mangiato un mezzo gol prima, per fortuna Pucino ha fatto un grande cross e sono riuscito a segnare. Il trenino è stata una cosa spontanea. L’ultima volta che andò in scena fu quando segnai col Venezia, diciamo che mancava da un po’ (ride, ndr). Erano un po’ di settimane che giocavo in quella posizione in allenamento, Longo mi ha provato lì in questi giorni. Vedevo che mi parlava e ho capito che avrei potuto giocare titolare. Dal ritiro mi ha sempre detto che facevo parte del gruppo e avrei dovuto avere pazienza“.
RISPOSTE – “Il gol lo aspettavo da tanto. Il gol è stata una liberazione totale, dopo una stagione pesante da cui ne sono uscito pulitissimo. È stata un’emozione più grande delle altre volte. Ho vissuto momenti brutti, so solo io ciò che ho passato. Le voci a Bari girano da un po’, io ho le spalle larghe e mi scivola tutto addosso. La risposta la do sul campo e penso di aver sfruttato al massimo questa occasione. 3 anni fa ho fatto una scelta di vita e non la lascio. Spero di poter continuare a dare il mio contributo e fare qualcosa di importante qui“.
BARI – “Abbiamo lasciato molti punti per strada. Rivediamo le nostre partite, guardiamo pregi e difetti. Quest’anno si respira dal primo giorno un’aria molto diversa. Forse perché dopo quello che abbiamo passato l’anno scorso siamo stati subiti responsabili dal primo momento. L’anno scorso un po’ per gli infortuni che per l’annata non è andata per il verso giusto. Quest’anno al di là del Sassuolo che fa un campionato a parte ce la giochiamo a tutti“.
ANEDDOTI – “Compagni e addetti ai lavori dicono che sono un leader e mi fa piacere. I miei idoli erano Protti e Cassano. Maiellaro mi ha allenato, mi sono divertito tanto con lui. Fa male pensare a quel Bari-Cagliari, il gol di Pavoletti l’ho rivisto solo qualche mese fa. Quella ferita si chiuderà solo il giorno che andremo in Serie A. Il ricordo più bello è stato l’esordio con Conte“.