Andrea Fortunato, Ravanelli commemora il suo ex compagno con un lungo pensiero: «Un ragazzo come lui poteva avere il mondo in mano». La dedica straziante a 30 anni di distanza! | OneFootball

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Juventusnews24

·25 avril 2025

Andrea Fortunato, Ravanelli commemora il suo ex compagno con un lungo pensiero: «Un ragazzo come lui poteva avere il mondo in mano». La dedica straziante a 30 anni di distanza!

Image de l'article :Andrea Fortunato, Ravanelli commemora il suo ex compagno con un lungo pensiero: «Un ragazzo come lui poteva avere il mondo in mano». La dedica straziante a 30 anni di distanza!

Andrea Fortunato, a 30 anni dalla sua morte anche Fabrizio Ravanelli gli ha dedicato un pensiero: «Un ragazzo come lui poteva avere il mondo in mano»

Nel giorno del 30° anniversario dalla morte di Andrea Fortunato, anche Fabrizio Ravanelli ha deciso di dedicargli un pensiero. Penna Bianca ha esternato un ricordo dell’esterno bianconero attraverso il canali ufficiali della Juve. Ecco il suo messaggio.

DEDICA – «Il ricordo di Andrea vive sempre dentro di me, io lo ricordo con grande affetto: ci eravamo già conosciuti durante il servizio militare e poi, quando è arrivato alla Juve è stata una bella sorpresa per me, perché abbiamo ancora più fortificato la nostra amicizia.


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Un ragazzo come lui poteva avere il mondo in mano perché era un giocatore fantastico, aveva una forza esplosiva, incredibile, ma aveva anche qualità tecniche importanti, forse poteva essere considerato un “nuovo Cabrini”, anche per la sua folta chioma.

Aveva iniziato molto forte nella Juventus, aveva conquistato anche la Nazionale, poi è arrivata questa malattia maledetta che ce l’ha portato via.

Penso però che Andrea resterà sempre nel nostro cuore, aveva un carattere molto forte, una forte personalità, aveva tutto per poter riuscire a diventare uno dei terzini sinistri più forti d’Italia.

Questa malattia ce l’ha portato via troppo presto e ha scosso tutti noi: la Juve, la sua Famiglia, mamma Lucia, papà Peppino, suo fratello Candido.

Credo anche che Andrea, con la sua malattia, abbia aiutato a migliorare e a sviluppare la scienza per poter riuscire a salvare tante vite, come dimostra il tema del passaporto ematico, molto importante per la prevenzione: forse, dal cielo, può aiutare tanti ragazzi a salvarsi.

Quindi, “Andri”, ti mando un grande bacio, ti penso sempre e ti porterò sempre nel mio cuore.».

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