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·23 de julio de 2025

Zefi racconta: «Subìto razzismo in Italia! Mi dicevano ‘tu albanese’»

Imagen del artículo:Zefi racconta: «Subìto razzismo in Italia! Mi dicevano ‘tu albanese’»

Kevin Zefi, ex calciatore della Roma, ha confessato i problemi di razzismo che hanno caratterizzato la sua avventura in Italia. Di seguito le sue parole.

GLI EPISODIKevin Zefi ha rilasciato un’intervista all’Irish Independent a proposito della sua esperienza in Italia, Paese nel quale ha sperimentato inqualificabili episodi di razzismo. Il giovane calciatore europeo, che ha anche militato nell’Inter, ha così descritto tali vicende che lo hanno segnato dal punto di vista umano: «Ovviamente, sono arrivato da ragazzo irlandese, per metà albanese, e il razzismo ha iniziato a farsi sentire. Quello che bisogna fare è solo essere forte mentalmente. Ci sono stati un paio di episodi. Quando giochi bene, lasci correre, ti prendi la briga di ricambiare il favore, ma quando non stai andando così bene, ti fa male. C’erano giocatori avversari, e anche alcuni dei miei compagni di squadra, che mi parlavano alle spalle e pensavano che non capissi cosa stessero dicendo. ‘Tu irlandese, tu albanese‘, quel genere di cose».


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Non solo il razzismo, Zefi e le difficoltà sperimentate nel calcio italiano

PERIODO COMPLICATO – Dopo essersi aperto su una tematica così delicata come quella del razzismo, Zefi ha poi proseguito concentrandosi sui problemi di campo: «È stata molto dura. Dopo quattro mesi, volevo lasciare l’Inter, volevo andarmene del tutto dal Paese. Non avevo né la mia famiglia né i miei amici. Andare all’Inter da giovane significa affrontare un Paese molto, molto difficile dal punto di vista calcistico. Ho avuto tanti alti e bassi, più bassi che alti, ma ho dovuto fare i conti con questo. Mi hanno fatto giocare in ruoli diversi, con un modo di allenare molto diverso da quello cui ero abituato. Era molto aggressivo, molto vecchia scuola. Il modo in cui mi insegnavano le cose era un po’ troppo per me».

LA DECISIONE – Zefi ha così concluso: «Penso solo che sia ora di lasciare l’Italia. Non ha funzionato per me. Ho dentro di me quel fuoco che mi fa venir voglia di dimostrare a Inter e Roma che si sbagliano».

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