Yildiz Juventus, lo zio racconta: «Mi emoziona vederlo con la numero 10 di Del Piero sulle spalle. Vi svelo questo su di lui» | OneFootball

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·6 de agosto de 2025

Yildiz Juventus, lo zio racconta: «Mi emoziona vederlo con la numero 10 di Del Piero sulle spalle. Vi svelo questo su di lui»

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Yildiz Juventus: lo zio del numero 10 della Juventus ha voluto raccontarlo così, attraverso questa intervista. Le sue dichiarazioni

A La Gazzetta dello Sport, lo zio di Kenan Yildiz ha voluto raccontare così l’attuale numero 10 della Juventus. Di seguito riportate le sue dichiarazioni.

PAROLE – «Kenan da mia sorella ha preso tre qualità: resistenza, disciplina e puntualità. Quando è in vacanza Yildiz trascorre parecchio tempo con la famiglia, è uno dei suoi punti di forza. Anche i luoghi che frequenta sono rimasti gli stessi. Il campo da calcio e la moschea. So che è facile dirlo adesso ma ho sempre pensato che Kenan sarebbe diventato un calciatore. Piuttosto mi emoziona vederlo con la numero 10 di Del Piero sulle spalle. Di maglie e biglietti me ne chiedono molti ma Kenan è un ragazzo generoso, ho prenotato la prima divisa che indosserà dopo il rinnovo con la Juventus».


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Queste invece le parole dello scopritore di Kenan Yildiz, Detlef Staude (all’epoca direttore del settore giovanile del SV Sallern ed allenatore della squadra C) a Tuttosport.

SCOPRIRE YILDIZ – «Non era convinto di venire da noi, ho dovuto convincerlo. Sono stato io a scoprire Yildiz? Penso di sì. Guidavo il settore dedicato ai talenti del club ed avevo una mia formazione. Ogni tanto andavo a prendere qualche mio giocatore. Kenan viveva in un vicolo strettissimo di Ratisbona, vicino al Danubio. Lì l’ho visto, calciava il pallone contro al muro ma lo faceva in un modo…aveva padroneggiato la tecnica del tiro, aveva potenza piena»

GIOCARE A CALCIO – «Gli ho chiesto se volesse fare un allenamento con noi. Mi rispose che era già iscritto a kickboxing e no, non voleva giocare a calcio. L’ho rivisto ancora nello stesso posto qualche settimana dopo e ho provato ancora a convincerlo. Alla fine però è stato lui a venire da  me dicendomi che ci aveva ripensato e che avrebbe voluto provare con il pallone»

JUVE – «La Juventus è un top club. Non deve per forza andare via e non deve farlo per un ingaggio migliore. Deve farsi domande specifiche: l’ambiente è quello giusto? L’allenamento, la squadra e lo staff sono perfetti? Si trova a suo agio?»

PALLONE D’ORO – «La cosa bella del calcio secondo me è che è uno sport di squadra. Un calciatore può ottenere risultati solo con il gruppo. Però sì credo che Kenan sia in grado di vincere il Pallone d’Oro»

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