Juventusnews24
·13 de julio de 2025
Vaciago duro sulla vicenda Vlahovic: «Che finisse così era scontato, l’anno scorso è stata gestita in modo demenziale! Ora è una partita di poker, le colpe vanno…»

In partnership with
Yahoo sportsJuventusnews24
·13 de julio de 2025
Nel suo editoriale su Tuttosport, il direttore Guido Vaciago ha detto la sua sulla situazione del bianconero Vlahovic.
PAROLE – «Che finisse così era scontato fin dall’anno scorso, quando la vicenda Vlahovic è stata gestita in modo vagamente demenziale. Prima il tentativo di rilanciarlo, poi il piano per affossarlo da gennaio in poi con l’ingaggio di Kolo Muani e con il declassamento a panchinaro fisso, una mossa che ha ottenuto un duplice effetto: Dusan ha perso appeal sul mercato e si è ulteriormente logorato il suo rapporto con la società. Rapporto che già non era idilliaco. Il risultato finale è la cementificazione del muro contro muro di queste settimane, che blocca la Juve e mette a rischio il futuro dell’attaccante. Adesso, infatti è una partita di poker, in cui sia la società che il centravanti stanno rischiando e giocano sul filo del bluff la loro partita. […]
Ma giocare a poker non è una cosa da bravi amministratori e forse, in questo momento, c’è bisogno del buon senso di fronte a una situazione che si è troppo aggrovigliata per pensare di risolverla senza un compromesso economico e morale. Se la Juve tiene Vlahovic, spende 43 milioni di euro (24 di ingaggio e 19 di ammortamento), se la Juve lo cede a un club (il Milan?) facendosi pagare il cartellino, diciamo, 25 milioni, ma garantendo una buona uscita a Vlahovic per compensare l’ingaggio inferiore che andrebbe a prendere (diciamo una decina di milioni lordi), alla fine segnerebbe una piccola plusvalenza sul cartellino e spenderebbe meno della metà di ingaggio. Non un trionfo a braccia alzate, ma un apprezzabile contenimento dei danni.
Altrimenti, se Vlahovic decidesse di inchiodarsi alla Continassa, al posto del buon senso ci vorrà tutto il senso pratico di Tudor, perché spendere 43 milioni per tenere un giocatore ai margini della rosa è un lusso irragionevole e, quindi, potrebbe essere più furbo utilizzarlo come riserva di Jonathan David in attesa del divorzio (sacrifi cando Kolo…). Comunque vada, finirà malissimo questa storia iniziata in modo euforico nel gennaio del 2022. Le colpe, come al solito, vanno distribuite e non appartengono solo a una parte, anche se – perdonate la banalità della considerazione che sfi ora pericolosamente il luogo comune, ma sgorga dal cuore – l’immoralità di certe cifre di fronte a certe deludenti performance si staglia davanti agli occhi di tutti e non è un bello spettacolo per nessuno».
En vivo
En vivo