Un viaggio tra illusione e speranza | OneFootball

Corriere della Sera (M. Ferretti) – Si va avanti così da nove mesi: la regola è la sconfitta, il pareggiotto è l’eccezione. Normale? Manco per niente. La Roma formato trasferta è riuscita a ignorare la Legge dei Grandi Numeri, sta prendendo a calci in faccia la cabala e, per non farsi mancare nulla, rischia di battere un record difficilmente battibile: zero vittorie lontano dall’Olimpico dal 25 aprile dello scorso anno.

Dopo aver steccato giovedì in Olanda, ci riprova oggi proprio a Udine, cioè dove ha conquistato per l’ultima volta i tre punti in modalità Away. Visto l’andazzo, forse non è neppure il caso di avventurarsi esageratamente in speranze legate a corsi e ricorsi. La Roma attuale dà più modo di illudersi che di sperare. Ma, si sa, l’illusione è l’ultima a morire.

O no? In Olanda, qualche giorno fa, l’ennesima figuraccia con la solita, ormai inconfondibile pessima caratteristica: la Roma prende gol quando attacca. Vuol dire che la strada scelta per aggiustare le cose non è quella giusta. Anche perché, in trasferta, la Roma segna poco poco.  Occhio alle scelte odierne, allora. Perché il tabù trasferta (e non solo…) deve essere abbattuto.