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·24 de mayo de 2025
🤨 Torino, Vanoli: “Elmas e Karamoh si sono allenati, Tameze ha un po’ di febbre. Su Coco…”

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·24 de mayo de 2025
Paolo Vanoli, che ha raggiunto la sala stampa per presentare la partita tra Torino e Roma, ha offerto importanti aggiornamenti sulle condizioni dei suoi. Riprendiamo quanto detto dal mister da TMW:
Condizione – “Ci arriviamo bene. E’ l’ultima settimana, sono contento di aver recuperato Ilkhan e sono felice che venga in panchina. Elmas e Karamoh si sono allenati con il gruppo, mancherà soltanto Njie che ha avuto un attacco influenzale e abbiamo deciso di non forzarlo. Ora mi ha detto il dottore che Tameze ha un po’ di febbre. E poi c’è Coco: ha fatto un po’ in gruppo e un po’ a parte, dobbiamo decidere se convocarlo“.
Partita – “Difficile. La Roma con Ranieri ha fatto qualcosa di straordinario, è una squadra di valore e sappiamo che cosa si gioca. Noi vogliamo finire nel migliore dei modi“.
Ranieri – “Parliamo non solo di un grande allenatore, ho ancora in mente il capolavoro in Premier League con una squadra non attrezzata per arrivare dove è arrivata, e poi c’è quello che ha fatto alla Roma. Poi lo valuto come grande uomo, una persona eccezionali e di grandi valori: è sempre piacevole parlare con lui di calcio e di valori, mi sarebbe piaciuto sulla panchina della Nazionale per chiudere il suo percorso. Per come gestisce le squadre e per come diventa empatico con i giocatori…A volte la semplicità è la miglior cosa. E chissà, mai dire mai per la Nazionale…Chapeau a Ranieri“.
Stagione – “Sono convinto che avremmo potuto fare di più. Non c’è la sfera magica, ma sappiamo com’è andata l’annata con tanti alti e bassi. Mi è dispiaciuto per il finale, sta nascondendo tante cose che abbiamo fatto bene nella seconda parte. Si può lasciare il finale di campionato con delusione, ma nel lavoro bisogna essere positivi e ottimisti. L’ho detto ai ragazzi, dispiace per questo finale. La perdita di Duvan non rappresenta un alibi, eravamo primi in classifica dopo tanto tempo poi abbiamo perso un giocatore importante e abbiamo fatto valutazioni per uscire da un momento difficile. Mi sono piaciuti i tre mesi di grande continuità trovando la strada, poi il finale di stagione ha un po’ buttato via quel periodo. Dobbiamo fare mea culpa, impariamo e guardiamo avanti“.
Confronto – “A volte sono termini che si usano in spogliatoio…Guardarsi in faccia vuol dire capire perché siamo stati così in queste ultime nove gare così altalenanti. Significa trovare motivazioni per crescere, è questo il significato di guardarsi in faccia. Questo finale lascia amarezza, se domani i tifosi dovessero contestare hanno il diritto di farlo. Noi dobbiamo capire per migliorare“.
Sorpresa e delusione – “E‘ l’ultima conferenza, vuoi farmi andare contro i miei giocatori…(ride, ndr). Io guardo solo le cose positive: tanti giocatori potevano fare di più, tanti mi hanno sorpreso. In Milinkovic-Savic vedevo un grande potenziale e lo ha dimostrato con continuità, spero che domani finisca nel migliore dei modi anche se hanno premiato Svilar come miglior portiere: lo meritava Vanja. E poi i giovani mi sono piaciuti, così come mi è dispiaciuto per Njie che si è infortunato e avrebbe potuto maturare ulteriormente: con il cambio di modulo, quel ruolo gli calzava a pennello. Ma nel collettivo si poteva fare di più come continuità“.
Permanenza futura – “Lo ha detto anche il presidente sul mio contratto…“
Esperienza – “È stato il mio primo anno in serie A, ho imparato e posso migliorare. Sono convinto che questa esperienza mi arricchisce per essere pronto a commettere meno errori“.
Prolungamento – “La società ha l’opzione per un altro anno, l’intenzione è costruire qualcosa. Ma Mourinho diceva che nel 99,9% c’è sempre lo 0,001%…Non guardo il mio contratto, guardo la crescita della squadra. L’obiettivo è migliorarsi continuamente: si sperava di finire meglio, ora guardiamo a cosa fare di meglio“.
Cessioni – “Il presidente è stato molto chiaro, non c’è nulla da aggiungere. E’ brutto arrivare all’ultima partita e parlare di mercato, sarebbe brutto anche verso i giocatori. Stiamo concentrati, poi con lucidità vorrei sedermi e capire cosa possiamo migliorare“.
Zapata e Schuurs – “Continuano il percorso nel migliore dei modi, ma non sono un medico. Da qui a dire di preciso quando rientreranno in gruppo, non posso fare previsioni. Ma stanno lavorando bene“.
Maripan – “All’inizio è stato criticato, sembrava che avessimo preso un giocatore senza stimoli. Ma io dicevo di aspettarlo, che doveva entrare in condizione: non vorrei spiegarlo in continuazione, lui veniva da un momento in cui bisognava aspettare la sua condizione. E quando l’ha trovata, ha tirato fuori personalità ed esperienza. E’ un premio meritato, è anche un esempio di una persona che ha saputo mettersi da parte le critiche e ha voluto far vedere di essere un giocatore importante“.
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