Torino, Baroni rispolvera il 3-4-2-1: esperimenti tattici tra necessità e attesa | OneFootball

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·23 de julio de 2025

Torino, Baroni rispolvera il 3-4-2-1: esperimenti tattici tra necessità e attesa

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Torino, Marco Baroni lavora dal ritiro tra esperimenti tattici e l’attesa dei rinforzi dal mercato: l’ultima novità il ritorno al 3-4-2-1

A Prato allo Stelvio si rivede una vecchia conoscenza tattica in casa Torino: il 3-4-2-1. Non è un ritorno romantico, ma piuttosto una necessità. Con la rosa ancora incompleta, Marco Baroni ha rispolverato il modulo utilizzato a lungo da Ivan Juric, già sperimentato anche da Paolo Vanoli prima di virare sul 4-2-3-1.

Baroni non ha abbandonato l’idea di una difesa a quattro e del 4-2-3-1 come assetto base, ma in ritiro sta lavorando anche su alternative per coinvolgere tutti i giocatori. Il 3-4-2-1 è riemerso prima in alcune sedute tattiche, poi nella partitella in famiglia contro la Primavera, disputata in tre tempi da mezz’ora.


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Nell’ultimo segmento del test, si è visto il vecchio Torino: Coco, Maripan e Walukiewicz in difesa, Lazaro e Dembélé larghi, una formazione che ha ricordato il passato recente. Il motivo è semplice: mancano interpreti offensivi. Al momento, l’unico vero trequartista in ritiro è Vlasic, affiancato solo dal giovane Cacciamani, che dovrebbe giocare in Primavera.

Per ovviare alle lacune, sulla linea offensiva hanno ruotato diversi profili adattati: Gineitis, Sanabria, lo stesso Dembélé, e Bianay Balcot, impiegato persino da seconda punta. Proprio Balcot è stato testato in tutti i ruoli, tranne quello naturale da difensore.

Il modulo a tre non è destinato a diventare stabile, ma la sua presenza in ritiro è emblematica delle difficoltà di mercato. Il club fatica a chiudere per giocatori richiesti dal tecnico, come Ngonge, ma anche Oristanio e Volpato, mentre la promessa di una squadra al 90% pronta per il ritiro è rimasta disattesa.

Cairo e Vagnati, assenti in questi giorni in Alto Adige, hanno ricevuto il segnale. Il 3-4-2-1 è il messaggio di Baroni, un appello tattico che mette in luce la necessità di completare l’organico. Perché senza rinforzi, più che moduli, serviranno compromessi.

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